Un regalo di Natale al giorno: -12
Un "Manuale definitivo per la ricostruzione della civiltà", anche se solo per gioco e per sfogliarlo insieme a qualcun altro
Da qualche anno, quando arriva dicembre, la redazione di Consumismi si arrovella per trovare idee nuove – di vecchie ne abbiamo già moltissime – e originali utili a chi vuole (o deve, costretto dalle circostanze) fare i regali di Natale. Pubblichiamo quindi un regalo di Natale al giorno ogni giorno fino al 24 dicembre, e mandiamo una newsletter tutti i venerdì e i martedì con link agli articoli e altri consigli. Se il regalo di oggi non fa per voi, ci riproviamo domani. Poi se proprio non ne venite a capo, ricordatevi che c’è sempre la mozione Flanagin.
La stagione dei regali cambia il modo in cui sono allestiti i negozi. Nel caso di molte librerie non si tratta solo di eventuali addobbi natalizi, ma anche della disposizione degli scaffali e delle categorie di libri resi più visibili. I librai non si limitano a mettere in vista le novità: tengono conto in particolar modo dei libri che si prestano a essere regalati, per una ragione o per l’altra. Per questo, oltre che per la sua mole e il suo aspetto vagamente misterioso, è possibile che ultimamente molti frequentatori di librerie abbiano visto The Book, un librone di 35 centimetri per 24, 400 pagine, 2,3 chili di peso e 90 euro di prezzo (su Amazon e IBS), che sulla copertina è definito con l’altisonante formula “Manuale definitivo per la ricostruzione della civiltà”.
The Book è un coffe table book, cioè un grosso libro che può decorare il tavolino di un salotto e può funzionare come spunto di conversazione o modo per passare il tempo per chi ci è riunito attorno. Non è però un libro pieno di fotografie, come la maggior parte dei coffe table book, bensì di illustrazioni. Come genere somiglia al Codex Seraphinianus, l’enciclopedia illustrata di un mondo fantastico scritta in un alfabeto inventato da Luigi Serafini nel 1981. A differenza del Codex, The Book si può leggere ma è sempre un progetto artistico basato su una premessa fantastica: come dovrebbe essere un manuale per ricostruire la civiltà nel caso in cui una qualche catastrofe distruggesse gran parte del mondo per come lo conosciamo?
Per questo The Book somiglia un po’ anche al Manuale delle Giovani Marmotte. Inizia con alcune istruzioni di base: quelle per accendere un fuoco, cercare acqua potabile, riconoscere le piante commestibili, costruire alcuni strumenti molto semplici e un riparo, e produrre il sapone. Poi prosegue via via con temi più complicati: il secondo capitolo dà alcune nozioni sul corpo umano e la medicina, il terzo sull’agricoltura, il quarto sulla caccia e l’allevamento, e il quinto su varie tecniche alimentari, come la panificazione e la produzione di formaggi. Proseguendo, tra le altre cose, si parla di cemento, fabbricazione del vetro, polvere da sparo e petrolio, frigoriferi e telefoni, giochi come gli scacchi ma anche giochi nel senso di sex toys.
Le illustrazioni associate alle istruzioni spesso arricchiscono le spiegazioni, ma in altri casi sono soprattutto decorative, e possono contenere rimandi alla cultura pop contemporanea (anche al sopracitato Codex Seraphinianus) e a personaggi storici. Sono realizzate con uno stile che a volte si avvicina al cosiddetto steampunk (quell’immaginario nato come corrente letteraria che inserisce elementi tecnologici futuristici in un contesto ricalcato sulla Gran Bretagna di fine Ottocento) e altre è molto più fantasioso.
The Book, che in Italia è pubblicato da Marsilio Arte, è stato realizzato da Hungry Minds, un collettivo di professionisti del mondo della creatività perlopiù russi. L’idea iniziale è stata di Vsevolod Batischev, un autore di escape room, quelle stanze in cui si viene chiusi avendo un tempo limitato per risolvere una serie di giochi o indovinelli necessari (per finta) a uscirne. Nel 2020, quando viveva in Giappone, Batischev rimase senza lavoro a causa della pandemia di COVID-19 e insieme alla moglie si mise a fantasticare su un’eventuale fine della civiltà: da lì nacque l’idea del libro. Batischev la sviluppò inizialmente con il suo amico Timur Kadyrov e con l’illustratore Lev Kaplan, poi i tre lanciarono una raccolta fondi su Kickstarter per realizzarla: ottennero quasi 2 milioni e mezzo di dollari alla fine della campagna con cui coinvolsero una serie di illustratori e esperti in vari campi e discipline scientifiche.
The Book contiene istruzioni relativamente accurate: come spiega un’avvertenza all’inizio del libro non «tutte le informazioni disponibili per ciascun argomento», ma «informazioni di carattere generale». Per questo, in caso ci fossero dubbi: può essere usato «solo come guida di massima, non come unica fonte di conoscenza sul singolo argomento», «il suo scopo è meramente educativo e di intrattenimento».
Al di là delle spiegazioni più tecniche comunque The Book è anche una riflessione su tutto ciò che dovrebbe essere recuperato della nostra civiltà in caso di una grande catastrofe, compresi rituali e forme artistiche. Per questo la seconda parte del libro è dedicata a spiegare, per quando possibile in una formula più o meno manualistica, l’arte moderna, la poesia, il teatro e la prestidigitazione, ma anche la musica (con istruzioni più concrete per realizzare alcuni strumenti), i rave, la meditazione, lo yoga, la psicoterapia, i riti di passaggio, il controllo della violenza, l’arte del racconto, le città e i festival. A volte solo con le figure.
Ne vuoi ancora?
– Qui trovi i regali dei giorni scorsi
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