Israele sta allagando i tunnel di Hamas?
Lo hanno detto alcuni funzionari del governo statunitense al Wall Street Journal, ma per ora non ci sono conferme ufficiali
Martedì il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui sostiene che l’esercito israeliano avrebbe cominciato ad allagare alcuni tunnel usati da Hamas nella Striscia di Gaza, scoperti nel corso dell’invasione militare delle ultime settimane. Il giornale cita alcuni funzionari del governo statunitense che hanno raccontato in forma anonima di essere venuti a conoscenza dell’operazione israeliana, ma per il momento non ci sono state conferme da parte delle autorità di Israele.
Del piano di allagare i tunnel di Hamas, pompando al loro interno acqua di mare, si parla da diverse settimane. Sempre il Wall Street Journal ne aveva scritto a inizio dicembre, sostenendo che il piano avesse due obiettivi: distruggere i tunnel e costringere a uscire i miliziani di Hamas che sono ancora nascosti al loro interno.
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Secondo il giornale l’esercito israeliano avrebbe assemblato almeno cinque grandi pompe non lontano dal campo profughi di al Shati, nel nord della Striscia, a pochi chilometri dal mare, che potrebbero attingere acqua dal Mar Mediterraneo e immettere migliaia di metri cubi di acqua all’ora nei tunnel, inondandoli in poche settimane.
Israele avrebbe informato per la prima volta gli Stati Uniti del piano all’inizio di novembre, provocando reazioni contrastanti sulla fattibilità dell’operazione e sull’effetto che avrebbe sull’ambiente, avevano raccontato alcuni funzionari statunitensi. La scorsa settimana il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, aveva detto che allagare i tunnel sarebbe «una buona idea», ma non aveva fornito maggiori commenti al riguardo.
Secondo i funzionari il governo statunitense avrebbe dubbi sull’efficacia dell’uso dell’acqua di mare per distruggere o danneggiare in modo serio i tunnel – che si stima si estendano per circa 500 chilometri e sono provvisti di portoni blindati in grado di resistere anche alle esplosioni – e sul fatto che potrebbe mettere in pericolo l’approvvigionamento di acqua dolce nella Striscia di Gaza. Già nel 2015 il governo egiziano aveva utilizzato l’acqua di mare per allagare i tunnel gestiti da contrabbandieri sotto il varco di Rafah, al confine con la Striscia, provocando grosse lamentela da parte degli agricoltori delle zone limitrofe, che avevano sostenuto che l’operazione avesse causato danni alle loro colture.
Ora secondo il Wall Street Journal Israele avrebbe effettivamente cominciato a pompare acqua nei tunnel, anche se l’operazione sarebbe solo nelle sue fasi iniziali e non se ne conoscono maggiori dettagli. Martedì nel corso di una conferenza stampa è stato chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden se fosse a conoscenza del piano. Biden ha evitato di rispondere direttamente alla domanda, e ha invece parlato del fatto che, in base a quanto gli risulta, a oggi non ci sono ostaggi nei tunnel di Hamas, ma ha specificato subito dopo che non lo sa «per certo».
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