Grande Galleria dell’Appennino, 23 dicembre 1984: la strage di Natale
La nuova puntata di Altre Indagini, sulla bomba che esplose nel vagone numero nove del Rapido 904, uccidendo 15 persone
Il 23 dicembre 1984, poco dopo le 19, una bomba esplose sul treno Rapido 904, partito da Napoli e diretto a Milano. Il treno si trovava in quel momento a metà della Grande Galleria dell’Appennino: 18 chilometri e 507 metri sulla tratta ferroviaria Firenze-Bologna, da una parte è Toscana, dall’altra Emilia-Romagna. Morirono 15 persone, un’altra morì qualche mese dopo per le ferite riportate. La chiamarono “la strage di Natale”.
Le due nuove puntate di Altre Indagini raccontano che cosa accadde quella sera, le inchieste che seguirono e come quell’attentato colpì un’Italia che pensava di essersi ormai lasciata alle spalle il periodo del terrorismo. Ma proprio in quegli anni le inchieste sulla mafia con le rivelazioni del collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta, sulla camorra, sulla loggia massonica P2 e sui servizi segreti deviati portarono a un’alleanza criminale tra varie entità. A scoprire intrecci, interessi e obiettivi fu il procuratore di Firenze Pier Luigi Vigna: ci furono depistaggi, incredibili fughe all’estero, rivelazioni impensabili. L’esplosivo usato il 23 dicembre 1984 fu lo stesso utilizzato otto anni più tardi per uccidere il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.
Quella della “strage di Natale” è una puntata speciale di Indagini, disponibile solo sull’app del Post per le persone abbonate: un modo per ringraziarle per la loro partecipazione al progetto del Post e per permettere che il Post possa continuare a fare il suo giornalismo in modo gratuito per tutte e tutti. Se vuoi ascoltarla puoi abbonarti qui.