C’è un indagato per il caso dei malori accusati dagli operatori del 118 di Bologna
La procura di Bologna ha indagato un uomo nell’ambito dell’inchiesta aperta per ricostruire le cause degli strani malori accusati dagli operatori del 118 di Bologna.
Negli ultimi cinque mesi sette persone che lavorano nella centrale operativa del 118 Emilia Est, che gestisce i soccorsi nelle province di Bologna, Ferrara e Modena, avevano accusato malori con sintomi quasi identici: svenimenti seguiti da vertigini e stato confusionale con forti dolori allo stomaco. Si erano sentiti male alcuni operatori e un medico che fanno parte della centrale operativa, in tutto sette persone. Oltre a loro avevano accusato malori anche due elicotteristi (ma non mentre erano in volo).
L’azienda sanitaria aveva fatto un’indagine interna per provare a capire le cause dei malori e alla fine di ottobre aveva presentato un esposto alla procura di Bologna. Era stata controllata l’acqua dei rubinetti e la qualità dell’aria condizionata. Erano state controllate le macchinette del caffè e delle merendine, che erano poi state staccate per evitare il consumo di bevande o alimenti potenzialmente contaminati.
Le analisi del sangue fatte agli ultimi operatori che si erano sentiti male avevano dato alcune prime risposte in merito al possibile avvelenamento. In tutti i risultati era emersa la presenza di clotiapina, una sostanza che solitamente viene messa in commercio con il nome di Entumin: uno psicofarmaco utilizzato in caso di psicosi acute come schizofrenia, episodi deliranti, accessi maniacali e stati confusionali. La procura è partita da questi risultati per indagare a fondo sulle presenze e gli spostamenti interni dei dipendenti nei giorni in cui erano stati accertati i malori.
Secondo il Corriere di Bologna la persona indagata sarebbe un operatore a cui sono contestati diversi reati tra cui le lesioni ai colleghi e il possesso di un farmaco a uso interno e non a disposizione di tutte le persone che lavorano nella centrale.