La Germania non riuscirà ad approvare il bilancio per il 2024 entro quest’anno
Il governo non si è accordato su come colmare un buco da 17 miliardi di euro: concretamente cambierà poco, ma non è un bel segnale
Giovedì la capogruppo del Partito Socialdemocratico nel parlamento tedesco, Katja Mast, ha annunciato in una comunicazione interna ai parlamentari del suo partito che il governo della Germania non riuscirà ad approvare entro quest’anno la legge finanziaria per il 2024: non è un problema irrisolvibile e la notizia non arriva in modo del tutto inaspettato, ma è comunque una situazione piuttosto inedita per un paese come la Germania, che è la prima economia d’Europa e ha una certa reputazione sul rispetto dei vincoli economici. È certamente però un danno all’immagine del suo governo, ed è emblematico delle difficoltà a collaborare che stanno avendo i tre partiti che sostengono la coalizione guidata dal socialdemocratico Olaf Scholz.
Un po’ come avviene in Italia, in Germania la legge finanziaria è quella con cui il governo federale decide quanti soldi spenderà nell’anno successivo, e come li spenderà. La Costituzione tedesca prevede che il governo possa continuare a operare per le questioni correnti anche senza l’approvazione del bilancio, ma questo comporta il congelamento di qualsiasi nuova spesa: il governo può pagare solo servizi essenziali come le pensioni e altre prestazioni sociali.
È molto probabile che questa situazione non durerà per molto: nel messaggio ai suoi colleghi di partito la stessa Mast ha detto che il governo tedesco dovrebbe trovare un accordo sul budget del 2024 entro la fine dell’anno, solo che non ci sarà abbastanza tempo per farlo approvare anche dal parlamento, e l’approvazione slitterà quindi all’inizio del nuovo anno.
La mancata approvazione della legge finanziaria si deve a un buco di 17 miliardi di euro nelle coperture per le misure che il governo avrebbe voluto attuare il prossimo anno. In altre parole i partiti al governo dovevano decidere cosa tagliare per spendere 17 miliardi in meno, ma non ci sono ancora riusciti.
La coalizione che sostiene il governo tedesco è composta da tre partiti principali: il Partito Socialdemocratico (SPD) del cancelliere Scholz, il Partito Liberale del ministro delle Finanze, Christian Lindner, e i Verdi del ministro dell’Economia, Robert Habeck. Spesso i tre partiti hanno priorità diverse e in contrasto, cosa che si è mostrata bene in questa occasione: i Verdi e i Socialdemocratici per esempio non vorrebbero rinunciare ai sussidi per incentivare la transizione verso le energie rinnovabili e per la costruzione di fabbriche di microchip e batterie in Germania; i liberali invece non sono convinti di questi investimenti e rinuncerebbero a farli senza grossi problemi.
La crisi era cominciata a novembre, quando la Corte costituzionale tedesca, rispondendo a una causa portata avanti dall’opposizione di centrodestra, aveva dichiarato che la finanziaria per il 2023 e per il 2024 era illegale perché violava una legge tedesca che impedisce allo stato di indebitarsi oltre un certo limite. La Corte in sostanza diceva che il governo aveva approvato grossi piani di investimento (legati soprattutto alla transizione energetica e allo sviluppo tecnologico) usando in modo illegittimo fondi d’emergenza che non erano stati spesi nel periodo della pandemia da coronavirus e della guerra in Ucraina.
La sentenza della Corte costituzionale aveva quindi aperto un buco di bilancio di 45 miliardi di euro per il 2023 e di 17 miliardi per il 2024, creando enormi problemi all’interno del governo, che si era messo al lavoro per cercare una soluzione. Il buco da 45 miliardi era stato coperto quasi subito, stabilendo che anche il 2023 si sarebbe dovuto considerare come un anno di emergenza, e che quindi fosse lecito usare i fondi emergenziali. Per il buco del 2024, quello da 17 miliardi di euro, il liberale Lindner si era invece rifiutato di fare la stessa cosa, sostenendo che non ci fossero abbastanza giustificazioni per indicare anche il 2024 come anno di emergenza: così il governo si è trovato improvvisamente con 17 miliardi di euro da tagliare dalla finanziaria.
In termini assoluti non sarebbero molti, visto che il budget annuale tedesco è di circa 450 miliardi di euro. Quei 17 miliardi tuttavia riguardavano alcuni piani di investimento che il governo considera strategici, come quelli per la transizione energetica, e rinunciarvi è quindi piuttosto problematico.
Dopo le critiche ricevute negli ultimi giorni di discussioni, i membri della maggioranza hanno cercato di minimizzare i contrasti interni alla coalizione e gli effetti dello slittamento della legge finanziaria all’anno prossimo. Lindner per esempio ha detto che «questa non è una crisi», e ha aggiunto di aver capito che «gli alleati della coalizione hanno programmi molto ambiziosi». Il ministro delle Finanze ha anche detto che entro pochi giorni sarà raggiunto un accordo di massima tra le parti.
Se dovesse mancare un accordo ancora a lungo, nel 2024 la tenuta del governo sarebbe realmente a rischio. Non raggiungerlo del tutto significherebbe farlo cadere: una possibilità che non è negli interessi di nessuno dei tre alleati.
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