L’aeronautica e la marina degli Stati Uniti hanno sospeso l’uso dei velivoli V-22 Osprey
L’aeronautica e la marina degli Stati Uniti hanno sospeso l’uso dei mezzi aerei V-22 Osprey per i risultati preliminari dell’indagine su quello precipitato il 29 novembre al largo delle coste giapponesi: è stato concluso che l’incidente, in cui sono morte le otto persone a bordo, è stato causato da un malfunzionamento e non da un errore dell’equipaggio.
Gli Osprey sono convertiplani, cioè velivoli che decollano e atterrano verticalmente, con le modalità di un elicottero, ma che una volta in volo possono muoversi molto più velocemente, come gli aerei. Sono usati dal 2007 e l’aeronautica e la marina statunitense ne hanno più di 400 attualmente in dotazione. Quello avvenuto a fine novembre è stato solo l’ennesimo di una serie di incidenti, di cui vari in Giappone, dove gli Osprey sono utilizzati piuttosto frequentemente nelle basi militari statunitensi e giapponesi. Anche il Giappone, che è l’unico altro paese a usare gli Osprey, ha sospeso l’uso dei suoi 14 convertiplani dopo l’incidente.
L’aeronautica e la marina statunitense hanno detto che la decisione di sospendere l’impiego degli Osprey è stata presa per «ridurre i rischi fino alla fine delle indagini».
Alla fine di agosto un altro incidente con un Osprey di un diverso modello si era verificato in Australia: in quell’occasione erano morti tre marine e 20 altri erano stati feriti; le indagini per stabilire le cause dell’incidente sono ancora in corso. Complessivamente più di 50 militari statunitensi sono morti durante voli di addestramento con gli Osprey o test di volo.