L’ex speaker della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy si dimetterà dal Congresso
Il deputato Repubblicano Kevin McCarthy ha annunciato mercoledì che si dimetterà a fine mese, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato, e che non si ricandiderà al Congresso. Fino a inizio ottobre McCarthy era lo speaker della Camera, un ruolo simile al nostro presidente della Camera ma molto più operativo: il 3 ottobre fu rimosso dall’incarico per effetto dell’approvazione di una mozione presentata da Matt Gaetz, che appartiene all’ala più radicale del Partito Repubblicano (conservatore, di destra).
McCarthy ha 58 anni, è deputato della California dal 2007 e ha annunciato di voler lasciare il Congresso con un articolo sul Wall Street Journal: «Voglio servire gli Stati Uniti in un modo differente, so che il mio lavoro è solo all’inizio». McCarthy negli anni si era molto avvicinato alle posizioni di Donald Trump, ma negli ultimi mesi era stato accusato dall’ala più estrema dei Repubblicani di non essere abbastanza radicale, e in particolare di aver collaborato con il Partito Democratico (liberale) del presidente Joe Biden per approvare il bilancio ed evitare lo shutdown, il blocco delle attività del governo federale. La sua rimozione è stata la prima nella storia della Camera e ha aperto una lunga crisi all’interno del partito Repubblicano, sempre più influenzato dall’ala più estrema.
Il governatore Democratico della California, Gavin Newsom, dovrà fissare delle elezioni suppletive per sostituirlo: fino ad allora il suo seggio resterà vacante e ridurrà ulteriormente la maggioranza Repubblicana alla Camera, già piuttosto risicata (saranno 220 deputati Repubblicani contro 213 Democratici). Nei giorni scorsi i Repubblicani avevano perso un altro seggio, anche questo diventato vacante, dopo l’espulsione di George Santos, che negli ultimi mesi era stato accusato di una serie di reati di frode, riciclaggio di denaro, furto di fondi pubblici e dichiarazione del falso. Il ritiro di McCarthy segue di un giorno l’annuncio di Patrick McHenry, che a ottobre lo aveva sostituito temporaneamente nel ruolo di speaker. McHenry ha comunicato che non si candiderà per una rielezione nel 2024.