Martina Gentile, figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro, è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento
Martedì a Pantelleria, in provincia di Trapani, i carabinieri hanno arrestato Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, la donna che per diversi anni aveva avuto una relazione con il boss mafioso Matteo Messina Denaro, morto lo scorso 25 settembre. Gentile, che lavora come supplente in una scuola, è accusata di favoreggiamento aggravato, per avere aiutato il boss Messina Denaro durante il suo periodo di latitanza.
Nell’ordinanza di misura cautelare a suo carico il giudice per le indagini preliminari (gip) di Palermo ha scritto che Gentile «aderiva pienamente agli ideali mafiosi già ereditati dal nonno e attuati dal padre» Salvatore Gentile, che era stato uno degli uomini di fiducia di Messina Denaro negli anni Novanta e che attualmente sta scontando l’ergastolo a Sassari per gli omicidi di Pietro Calvaruso e Nicolò Tripoli, commessi a Campobello di Mazara nel settembre 1991 e nel gennaio 1993. Secondo il gip, Gentile aveva una profonda conoscenza di «tutti i meccanismi di controspionaggio del boss Matteo Messina Denaro», tanto da porsi «strategicamente al centro, accanto alla madre, del suo sistema di assistenza e protezione del latitante».