I funerali di Giulia Cecchettin a Padova
Migliaia di persone hanno partecipato alla cerimonia per la studentessa ventiduenne vittima di femminicidio
Martedì mattina a Padova ci sono stati i funerali di Giulia Cecchettin, studentessa ventiduenne vittima di femminicidio, uccisa dal suo ex ragazzo l’11 novembre 2023. Secondo la diocesi, alla cerimonia hanno partecipato più di 8mila persone: il suo omicidio ha attirato molto l’attenzione sulla violenza di genere in Italia, e ha avviato un dibattito sulla cultura patriarcale e i femminicidi. I funerali sono stati celebrati dal vescovo di Padova nell’abbazia di Santa Giustina, ma la maggior parte dei presenti li ha seguiti dal sagrato della chiesa e da Prato della Valle, una grande piazza nel centro di Padova, adiacente all’abbazia. Nel pomeriggio si terrà una cerimonia riservata in un paese della provincia padovana, dove Giulia Cecchettin sarà sepolta vicino alla madre.
Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani, il presidente del Veneto, Luca Zaia, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il funerale è stato proiettato su maxischermi in piazza e in diretta su Rai 1 e Canale 5. In Veneto è stato proclamato lutto regionale.
Lacrime, preghiere e il rumore della piazza per dire no alla violenza. Padova e l'Italia intera questa mattina si sono stretti in un abbraccio ai familiari di #Giulia. Commovente la lettera aperta del padre della giovane: una combattente, tenace nei momenti di difficoltà. pic.twitter.com/w5WbQTFS6N
— Tg1 (@Tg1Rai) December 5, 2023
Cecchettin viveva a Vigonovo, in provincia di Venezia, ed era studentessa all’università di Padova. Il suo ex ragazzo Filippo Turetta, accusato del suo omicidio, è iscritto alla stessa facoltà ed è di Torreglia, in provincia di Padova. Cecchettin aveva deciso di interrompere la loro relazione, ma i due avevano continuato a frequentarsi e a studiare insieme. Turetta ha ucciso Cecchettin l’11 novembre, dopo che quella sera erano usciti assieme. Dopo aver nascosto il corpo era scappato: era stato arrestato solo una settimana dopo, in Germania. È stato poi estradato in Italia, e attualmente si trova in carcere. Ha confessato l’omicidio durante i primi incontri con i giudici.