Il Mediterraneo, che ci sta tutto attorno
Lo racconta un libro del Touring Club Italiano, che è anche un'idea regalo per Natale: fa parte del "Bagaglio di viaggio" dell'associazione, per sostenere il patrimonio del nostro Paese
È difficile pensare a una penisola che sia più penisola dell’Italia: il nostro paese ha circa 7.500 chilometri di coste, tutte sul Mar Mediterraneo, e delle nostre 20 regioni soltanto 5 non hanno sbocchi sul mare. Inevitabilmente la storia del nostro Paese è perciò passata anche per quello che, non a caso, i Romani chiamavano mare nostrum (il nostro mare), attraverso il quale sono state possibili esplorazioni, viaggi, scambi commerciali e culturali, alleanze e anche guerre: cioè le attività umane grazie alle quali, prevalentemente, i popoli entrano in contatto.
È il Mediterraneo ad aver permesso alle culture che hanno vissuto sulle sue coste di incontrarsi, scontrarsi e contaminarsi. E continua a farlo: lo dimostra il fatto che sia oggi una delle maggiori mete turistiche al mondo e allo stesso tempo il centro delle rotte migratorie attraverso cui migliaia di persone, spesso con conseguenze tragiche, cercano di raggiungere l’Europa.
Del passato, ma soprattutto del presente del nostro Paese nel suo rapporto con il Mediterraneo parla il libro Mediterraneo. Storie/Incontri/Culture edito dal Touring Club Italiano, associazione di promozione sociale che dal 1894 si prende cura dell’Italia come bene comune. Il volume è l’elemento portante del “Bagaglio di viaggio” che il Touring ogni anno riserva ai propri iscritti. Solo chi aderisce al Touring Club può riceverlo: è un’idea originale da regalare o regalarsi per Natale. In questo modo si sostengono iniziative e progetti per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico italiano.
Mediterraneo. Storie/Incontri/Culture è un libro di più di 260 pagine di saggistica e di reportage, ma anche di fotografie, di illustrazioni e graphic novel di 24 autori: sono consiglieri del Touring Club Italiano, scrittori, giornalisti, fotografi e graphic writer.
Il volume è diviso in due parti. Nella prima ci sono alcuni saggi, articoli e reportage introduttivi e una “bibliografia mediterranea”, cioè una selezione di 10 libri che secondo il Touring lo raccontano bene. In questa prima parte, tra gli altri, ci sono i contributi del giornalista Gabriele Salari, che spiega come i cambiamenti climatici abbiano trasformato anche il mare nostrum, c’è un reportage fotografico di Pino Bertelli sui volti del Mediterraneo e uno di Roberto Salomone su Lampedusa, una riflessione del cardinale Gianfranco Ravasi sulle religioni nate all’interno del bacino e un articolo del giornalista del Post Luca Misculin sulle migrazioni nel Mediterraneo, dai Fenici ai giorni nostri. C’è anche un saggio di Egidio Ivetic, intitolato L’importanza del Mediterraneo per la storia d’Italia, che spiega come spesso si sottovaluti la sua centralità nell’evoluzione del nostro Paese:
L’Italia è come se avesse due cittadinanze, quella europea e quella mediterranea. Nulla di strano. Non è questione di identità – perché l’Italia è Italia – quanto del contesto in cui si trova. Un contesto non esclude l’altro, semmai entrambi si completano in Italia. Eppure, su un piano culturale, rispetto al sentimento di indiscutibile e stretto legame tra Italia ed Europa – del resto, è pensabile l’Europa senza Italia? – l’essere mediterraneo di questo Paese, che sta in mezzo al Mediterraneo, è percepito con minore convinzione. Si tratta di geografie fisiche, Europa e Mediterraneo, ma anche di dimensioni culturali: tanto sono chiari il nesso e l’identificazione con l’Europa quanto è opaco il discorso di appartenenza quando si tratta del Mediterraneo, sebbene l’Italia ne costituisca il centro. C’è una specie di paradosso, quello del centro che non si sente propriamente tale.
La seconda parte del libro è divisa in quattro sezioni tematiche: Luoghi, Persone, Ambienti e Culture. La sezione Luoghi parla di Alghero, di Genova e di Trieste e comprende anche un racconto di Nadia Terranova ambientato al teatro greco di Siracusa. In Persone si raccontano storie di comunità, come quella tunisina di Mazara del Vallo, quella religiosa di San Nicola a Bari e quella accademica all’Università Orientale di Napoli. Nella terza sezione, dedicata all’ambiente mediterraneo, tra gli altri c’è la graphic novel Ultima Tonnara dedicata a Favignana, firmata dal disegnatore Alessio Lo Manto e dal giornalista e podcaster Federico Di Vita. Nell’ultima sezione, Culture, si può leggere, tra le altre cose, il racconto del naufragio e del ritrovamento dei bronzi di Riace dello scrittore Vins Gallico.
Mediterraneo. Storie/Incontri/Culture rientra nella storica tradizione editoriale del Touring Club Italiano che dalla sua fondazione promuove l’idea che non sia necessario viaggiare per essere viaggiatori, ma che si possa anche “viaggiare da casa”. Far parte del Touring Club permette quindi di scoprire luoghi del nostro Paese anche fuori dai tradizionali percorsi turistici e di dare un contributo alla valorizzazione di questi territori. Regalando o regalandosi un anno del Touring Club – alla quota speciale di 39 euro anziché 85, in occasione dei 130 anni del TCI – si contribuisce all’impegno di chi si prende cura del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale italiano. Oltre a Mediterraneo. Storie/Incontri/Culture si riceve anche la rivista mensile Touring – Il viaggio, l’esperienza, la cura, la tessera personale e la guida a tutte le agevolazioni, gli eventi e le opportunità riservate ai soci.