Nei Paesi Bassi nove persone sono state rinviate a giudizio per l’omicidio del giornalista Peter R. de Vries, ucciso nel 2021
Nei Paesi Bassi sono state rinviate a giudizio nove persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio del giornalista Peter R. de Vries, ucciso nel 2021. Il 6 luglio di quell’anno de Vries fu portato in ospedale in gravi condizioni dopo essere stato ferito da alcuni colpi di arma da fuoco in una strada del centro di Amsterdam. Morì nove giorni dopo.
Inizialmente la polizia aveva arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attacco, un uomo olandese e uno polacco, accusati rispettivamente di aver sparato e di aver collaborato a pianificare l’aggressione. I due erano stati processati lo scorso giugno, ma la sentenza era stata posticipata a causa di nuove informazioni emerse sul caso: da allora altre sette persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte nell’omicidio del giornalista. Un tribunale olandese ha detto che il processo comincerà a gennaio e ci si aspetta che si arriverà a una sentenza entro l’estate.
De Vries aveva 64 anni ed era un giornalista investigativo. Nei Paesi Bassi era molto conosciuto perché si era occupato di centinaia di casi criminali, tra cui il rapimento di Freddy Heineken, l’imprenditore della birra, avvenuto nel 1983. De Vries era stato spesso ospite di programmi televisivi che riguardavano storie di cronaca nera e aveva avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione di diversi casi irrisolti. Nel tempo aveva ricevuto minacce per il lavoro che svolgeva e durante alcuni periodi gli era stata garantita la scorta della polizia. Era diventato famoso anche al di fuori dei Paesi Bassi grazie al suo lavoro investigativo sul caso di Natalee Ann Holloway, una cittadina statunitense scomparsa ad Aruba il 30 maggio del 2005 durante un viaggio post diploma. Grazie a quel lavoro de Vries aveva vinto un International Emmy Award, prestigioso premio di giornalismo televisivo.