Come le saune hanno conquistato la Finlandia
Oggi sono oltre 3 milioni, più delle auto in circolazione, e occasionalmente hanno svolto perfino una funzione diplomatica
Ogni anno durante la vigilia di Natale molte persone finlandesi si ritrovano con i propri familiari nella sauna, per sudare e rilassarsi, chiacchierare e prepararsi alle feste. È una tradizione molto diffusa, ma non esclusiva del periodo natalizio, anzi: la sauna è considerata parte integrante della cultura della Finlandia, è praticata dalla gran parte dei suoi abitanti con una certa regolarità ed è anche riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco. Oggi siamo abituati a trovarne in moltissimi centri sportivi e centri benessere anche fuori dalla Finlandia: le prime saune però furono pensate non tanto per il relax o per lo svago, quanto per questioni di sopravvivenza.
Si calcola che in Finlandia ci sia un terzo di tutte le saune presenti al mondo: 3,3 milioni per 5,5 milioni di abitanti, circa 100mila in più rispetto alle auto che circolano nel paese. In Finlandia ce ne sono ovunque: negli hotel, nelle palestre e nelle case, all’interno o all’aperto, ma anche negli uffici e in quasi tutte le ambasciate all’estero. Le più diffuse sono quelle elettriche o alimentate con stufe che riscaldano l’ambiente fino a circa 80 °C, con un’umidità relativamente bassa, in cui sedersi o sdraiarsi su panche di legno: si usano sia per favorire la sudorazione, depurare l’organismo e migliorare la circolazione, sia come occasione di ritrovo e per incontri di lavoro.
Anche se non si sa con esattezza quando e dove furono inventate, secondo le ricostruzioni più accreditate le saune risalirebbero ad almeno 2mila anni avanti Cristo, e i resti di alcuni siti archeologici fanno pensare che fossero diffuse sia in Finlandia che in altre parti del Nord Europa, come il Regno Unito. In origine, comunque, erano ricavate da buche scavate nel terreno: nella lingua proto-finnica infatti la parola “sauna” indicava una fossa scavata nella neve per poterci vivere durante i rigidi inverni.
All’interno delle buche si faceva un focolare per scaldare ad alte temperature un mucchio di pietre. Dalva Lamminmäki, ricercatrice di tradizioni popolari dell’Università della Finlandia orientale ed esperta della cultura della sauna, ha spiegato a BBC Mundo che una volta che le pietre erano calde le buche venivano ricoperte con pelli di animali, paglia o torba: poi sul mucchio di sassi si lanciava dell’acqua per aumentare la produzione di vapore, di modo che le persone potessero stare nella buca senza vestiti, o comunque a una temperatura molto più alta rispetto a quella esterna.
In questo modo gli ambienti venivano sia riscaldati che sterilizzati. Nelle saune finlandesi non solo si cucinava, si dormiva e si lavavano e asciugavano i vestiti, ma si partoriva, si curavano i malati e si preparavano i morti per la sepoltura, racconta Lamminmäki. Nel tempo per fare tutto questo vennero costruite apposite strutture in legno, dotate di porte, finestrelle o comignoli per favorire la ventilazione degli ambienti; le saune elettriche, inventate sempre in Finlandia a metà Novecento, semplificarono la pratica e la resero più accessibile a un maggior numero di persone, anche all’estero.
Lamminmäki spiega che la sauna era un ambiente «sterile, caldo e privato» che diventò un momento importante per la cura della persona e uno spazio sacro legato al “löyly”, cioè il vapore creato con il gesto di lanciare l’acqua sulle pietre calde. La sauna si trasformò insomma in un rito da fare una volta alla settimana per scandire il passare del tempo ma soprattutto per purificarsi e per avvicinarsi alle divinità: come osserva Emma O’Kelly, autrice di un libro sulla tradizione della sauna, per i finlandesi aveva un aspetto spirituale anche perché era un posto che metteva insieme i quattro elementi naturali, cioè aria, acqua, fuoco e terra.
La mitologia legata alla sauna è citata nella Kalevala, il poema epico scritto nell’Ottocento e basato sui testi e sui canti popolari finlandesi, ma oggi la pratica in Finlandia fa parte della vita di tutti i giorni. Fino a qualche anno fa il giorno tipico in cui farla era il sabato, mentre adesso si stima che il 90 per cento delle persone finlandesi la faccia quando vuole, ma almeno una volta alla settimana. Oltre alla vigilia di Natale, è tradizione fare la sauna anche durante il solstizio d’estate, a giugno, il periodo in cui per molte famiglie finlandesi cominciano le ferie estive (molte hanno o affittano un cottage dotato di sauna per passare le vacanze, spesso vicino ai laghi). La sauna pubblica Löyly, inaugurata nel 2016 a Helsinki, è stata inserita nella lista dei posti più belli del mondo del 2018 secondo Time.
A volte la sauna serve anche come strumento di diplomazia. Una delle storie più note in questo senso risale al 1978 e riguarda l’allora presidente finlandese Urho Kekkonen, che sfruttò questa esperienza per distrarre una delegazione di funzionari dell’Unione Sovietica inviata nel paese per discutere di possibili esercitazioni militari congiunte, riuscendo a evitare l’argomento.
La pratica di sfruttare il vapore per fare bagni di sudore è diffusa anche nella cultura islamica, in Giappone e fra le comunità indigene del Nord America, sebbene con alcune differenze. Oltre che in Finlandia, le saune sono molto popolari anche in altri paesi vicini, tra cui Russia, Estonia e Lettonia, dove la tradizione di praticarla si è evoluta in parallelo. Per quanto riguarda l’Estonia le saune sono diffuse in particolare nel sud, nella regione di Võromaa, la cui tradizione è a sua volta stata riconosciuta come patrimonio culturale intangibile dell’umanità Unesco.
In ogni caso, per fare la sauna finlandese bisogna aver presente alcune accortezze. Generalmente in Finlandia la sauna si fa nudi, ma è un’abitudine che non ha niente a che fare con l’erotismo: ci sono saune pubbliche con sezioni separate per uomini e donne, e quelle miste, in cui di solito viene richiesto di indossare un costume o degli asciugamani. Prima di entrarci bisogna sempre fare la doccia, ed è opportuno rimanere nella sauna per non più di venti minuti alla volta. La persona che si siede nella parte più calda, cioè sulla panca più in alto, decide quando è il caso di versare più acqua sulla stufa per alzare ulteriormente la temperatura; se viene offerto un ramoscello di betulla, questo serve per picchiettare delicatamente il corpo per favorire la sudorazione e migliorare la circolazione.
Solitamente le saune pubbliche sono posti in cui si sta in silenzio, ma niente vieta di chiacchierare, se tutte le persone sono d’accordo. Per le persone finlandesi inoltre l’esperienza è davvero completa se dopo la sauna si fa un rapido bagno in una piscina o in un lago freddi, per poi ritornare nella sauna e ripetere il processo.
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