Un tribunale di Mosca ha prolungato fino a fine gennaio la detenzione del giornalista statunitense Evan Gershkovich

Evan Gershkovich a ottobre (AP Photo / Alexander Zemlianichenko)
Evan Gershkovich a ottobre (AP Photo / Alexander Zemlianichenko)

Martedì un tribunale di Mosca ha prolungato almeno fino al 30 gennaio 2024 il periodo di carcerazione preventiva del giornalista statunitense Evan Gershkovich, arrestato in Russia a marzo con l’accusa di spionaggio. Il periodo di carcerazione era stato esteso già a maggio e ad agosto 2023.

Gershkovich ha 32 anni e lavora per il Wall Street Journal. È un giornalista molto stimato e lavorava a Mosca da sei anni: era stato arrestato in un ristorante di Ekaterinburg, nella Russia centro-occidentale. Sembra stesse lavorando a un articolo sulle operazioni del gruppo Wagner. Finora il procedimento giudiziario contro Gershkovich è stato condotto a porte chiuse, senza che venissero diffuse prove a sostegno delle accuse a lui rivolte. Le accuse di spionaggio per cui è stato arrestato prevedono una condanna fino a 20 anni di reclusione. Il governo statunitense si è detto favorevole alla possibilità di concordare uno scambio di prigionieri con la Russia, ma per ora non è successo.