Almeno 85 tombe sono state vandalizzate nella sezione ebraica del cimitero di Marcinelle, in Belgio
Giovedì sera Paul Magnette, il sindaco della città belga di Charleroi, ha detto che almeno 85 tombe sono state vandalizzate nella sezione ebraica del cimitero di Marcinelle, che fa parte del comune di Charleroi ed è nota in Italia per un incendio in una miniera del 1956 in cui morirono 136 emigrati italiani. I responsabili hanno rubato dalle tombe alcuni simboli della stella di David, lo storico simbolo associato all’ebraismo che oggi è presente al centro della bandiera di Israele, ma che durante la shoah fu usato come metodo di identificazione degli ebrei. Nessuna tomba non ebraica è stata vandalizzata, e non sono state lasciate scritte o graffiti.
Magnette ha detto che la sezione del cimitero in cui sono avvenuti i fatti, le tombe prese di mira e il fatto che siano state rubate proprio delle stelle di David indicano un intento antisemita. Il sindaco ha condannato il gesto, dicendo che «l’antisemitismo è una piaga che dobbiamo continuare a combattere con tutte le nostre forze». Ha anche espresso la sua solidarietà alle famiglie colpite dall’atto vandalico.
A Charleroi ci fu una grossa ondata di emigrazione ebraica dalla Polonia dopo la Prima guerra mondiale: come molti italiani, gli ebrei polacchi che si stabilirono nella zona lavoravano principalmente nelle miniere e nelle fabbriche dell’area. Molti di loro vennero deportati verso i campi di concentramento, tra cui Auschwitz, durante la Seconda guerra mondiale: nello stesso cimitero che è stato vandalizzato c’è un grosso memoriale dedicato «ai martiri ebrei della regione di Charleroi che furono vittime del nazismo».
Nel contesto dei continui bombardamenti e attacchi da parte dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza delle ultime settimane, a sua volta una risposta al violento attacco da parte del gruppo radicale islamista Hamas contro Israele nel 7 ottobre, da ottobre in Europa e negli Stati Uniti sono aumentate le segnalazioni di episodi antisemiti. Il Belgio ha intensificato la sorveglianza di luoghi facilmente riconducibili alla propria popolazione ebraica, come scuole e luoghi di culto.