Il peso delle parole, secondo Gipi
In "Stacy" il fumettista racconta di uno sceneggiatore finito nei guai sui social dopo un'intervista apparentemente innocua
I dibattiti degli ultimi anni sulle modalità di discussione sui social e su come possano favorire lo sviluppo di polemiche e forme di indignazione diffuse influenzano anche la produzione narrativa e quindi i romanzi contemporanei. Lo hanno fatto con Stacy (Coconino), il nuovo fumetto di Gipi, l’autore di La mia vita disegnata male, La terra dei figli e Momenti straordinari con applausi finti, tra gli altri. Ne pubblichiamo un estratto.
Stacy racconta la storia di Gianni, un ex romanziere diventato sceneggiatore di serie tv di successo. Durante un’intervista dice una cosa che diventa oggetto di discussione sui social, generando polemiche e indignazioni, che spingono i suoi colleghi e amici a prendere le distanze da lui. Anche il suo pubblico poi gli volta le spalle. A quel punto, come si legge nella quarta di copertina, prende il via «una gogna che non è soltanto mediatica e professionale, ma lo costringe a rimettere in discussione il senso della sua esistenza». Il 10 dicembre Gipi parlerà di Stacy a Peccioli (Pisa), in occasione della nuova edizione di “A Natale libri per te”, una manifestazione progettata in collaborazione col Post e coordinata dal peraltro direttore Luca Sofri. Nell’estratto, che viene dalla seconda metà del libro, ci sono Gianni e una sua collega.
© Coconino, 2023