La Corea del Nord ha detto di aver lanciato in orbita un satellite di ricognizione militare
Mercoledì l’agenzia di stampa di stato nordcoreana KCNA ha detto che la Corea del Nord è riuscita a lanciare un satellite di ricognizione militare nello spazio, dopo due tentativi falliti negli scorsi mesi. La Corea del Sud ha detto di non essere ancora riuscita a verificare se il satellite sia operativo, ma sostiene che la Corea del Nord sia stata aiutata dalla Russia, dopo un incontro tenutosi a settembre in cui il presidente russo Vladimir Putin aveva detto al dittatore nordcoreano Kim Jong Un che la Russia avrebbe sostenuto il suo programma spaziale.
Un satellite di ricognizione militare permette alla Corea del Nord di accorgersi di eventuali attacchi in arrivo, di controllare maggiormente le attività dell’esercito sudcoreano e di pianificare i propri lanci di missili con maggiore precisione. Il lancio è stato condannato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che lo aveva proibito: le Nazioni Unite considerano infatti questi lanci come un pretesto per testare la tecnologia per il lancio di missili balistici intercontinentali.
La Corea del Sud ha dichiarato che il lancio del satellite l’avrebbe spinta a sospendere un accordo di riduzione della tensione firmato con la Corea del Nord nel 2018 e a riprendere la sorveglianza aerea al confine. Entro la fine di novembre la Corea del Sud dovrebbe lanciare il proprio satellite di ricognizione militare che verrà trasportato da un razzo dell’azienda statunitense SpaceX di Elon Musk. Si tratterebbe del primo di cinque satelliti che il paese intende lanciare nello spazio entro il 2025.