Filippo Turetta è stato fermato in Germania
Il ragazzo ricercato per la morte di Giulia Cecchettin era in fuga da diversi giorni
Filippo Turetta, il ragazzo ricercato per la morte di Giulia Cecchettin, è stato fermato in Germania. La notizia è stata confermata all’ANSA da Emanuele Compagno, l’avvocato di Turetta che ha informato i suoi genitori. Le ricerche si erano intensificate ieri dopo il ritrovamento del corpo di Cecchettin in un vallone nella zona tra il lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone. Nei giorni precedenti il passaggio dell’auto di Turetta, una Fiat Grande Punto nera, era stato rilevato in Austria. È stato fermato sull’autostrada A9 nella zona di Bad Dürrenberg a pochi chilometri dalla città di Lipsia, nelle prossime ore la magistratura tedesca deciderà sul trasferimento in Italia.
Da venerdì Turetta era indagato con l’accusa di tentato omicidio, dopo che un video mostrava una sua aggressione nei confronti di Cecchettin avvenuta nella notte della scomparsa, tra sabato 11 e domenica 12 novembre quando erano iniziate le ricerche dei due giovani. Di Vigonovo (Venezia) lei e di Torreglia (Padova) lui – entrambi ventiduenni e studenti di Ingegneria biomedica presso l’Università di Padova – avevano avuto una relazione, che Cecchettin aveva deciso di interrompere mantenendo comunque l’amicizia.
Dopo avere trascorso la serata dell’11 novembre insieme, i due giovani erano scomparsi e non avevano più fatto avere loro notizie a familiari e amici. Un testimone aveva detto che intorno alle 23:15 del giorno della scomparsa aveva notato una coppia che stava litigando in un parcheggio nella zona di Vigonovo. Lei aveva chiesto aiuto, poi era stata convinta o forzata a risalire sull’automobile, che dopo qualche momento era partita.
Le ricerche erano state avviate tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige, sulla base delle rilevazioni della targa dell’auto di Turetta dalle telecamere. Nella zona della scomparsa erano state trovate tracce di sangue e una telecamera di sicurezza aveva ripreso l’aggressione di Cecchettin da parte di Turetta, elementi che avevano spinto all’accusa di tentato omicidio nei confronti del ragazzo.
Sabato mattina le ricerche avevano portato al ritrovamento di un corpo in una zona montuosa a nord di Pordenone e alla successiva conferma che si trattasse di Giulia Cecchettin. Sempre secondo le informazioni raccolte dall’ANSA, una prima analisi aveva portato all’identificazione di ferite alla testa e al collo dovute probabilmente all’utilizzo di un’arma affilata, forse un coltello.
Nell’area intorno al ritrovamento del corpo non c’erano però tracce dell’automobile di Turetta, che secondo le ricostruzioni aveva proseguito il viaggio raggiungendo l’Austria e in seguito la Germania, dove questa mattina è stato fermato.