La canzone che nessuno riesce a identificare
Migliaia di persone hanno provato a scoprire da dove arrivino 17 secondi di un pezzo new wave a cui ci si riferisce come "Everyone Knows That"
Da qualche tempo chiunque sia provvisto di uno smartphone e una connessione internet può scoprire il titolo e l’autore di qualsiasi canzone senza problemi. Se una volta bisognava canticchiare la melodia all’amico giusto, o afferrare qualche parola dell’eventuale testo per risalire al titolo attraverso internet, grazie alla diffusione di servizi di identificazione musicale come Shazam e SoundHound individuare i nomi e gli interpreti delle canzoni che ascoltiamo è diventato un compito semplice, immediato e alla portata di tutti.
Eppure, da un paio d’anni a questa parte c’è un brano su cui migliaia di persone continuano a rimuginare ogni giorno. Si tratta di una registrazione della durata di 17 secondi, caricata nel 2021 su WatZatSong (un social network fondato per consentire agli utenti di collaborare per individuare i titoli di canzoni poco conosciute) e ribattezzata “Everyone Knows That” (“Tutti lo sanno”), riprendendo alcune delle parole che si possono distinguere ascoltandola. I suoni sono molto simili a quelli tipici della cosiddetta new wave, un genere che divenne popolare in Europa tra la fine degli Settanta e gli inizi degli anni Ottanta dopo l’avvento del punk, e il ritornello fa più o meno così: “Everyone knows that she’s got ulterior motives, tell me the truth” (“Tutti sanno che lei ha un secondo fine, dimmi la verità”).
Solitamente, collaborando tra loro e condividendo informazioni, gli utenti che partecipano alle discussioni su Reddit o WatZatSong riescono a individuare il nome e l’autore di una canzone piuttosto in fretta. Come ha scritto Miles Klee su Rolling Stone, il caso di “Everyone Knows That” è stato diverso. Nessuno riusciva a capire che canzone fosse, e questo ha aumentato l’interesse verso il mistero. La canzone è diventata la più commentata nella storia di WatZatSong, ed è stato creato anche un apposito subreddit (i forum di discussione presenti su Reddit, suddivisi in base alle aree di interesse) chiamato r/everyoneknowsthat: attualmente conta più di 5mila iscritti, che ogni giorno condividono le proprie teorie sulle origini del brano.
“Everyone Knows That” fu caricata su WatZatSong nel 2021 da un utente spagnolo, il cui nickname è “Carl92”. Il file si chiamava “Pop – English”, e nella descrizione l’utente aggiunse “Mid 80s, Bad quality. (Everyone Knows That)”, cioè: “Metà degli anni Ottanta, cattiva qualità. (Everyone Knows That)”. Nel primo commento, scrisse di aver recuperato lo spezzone audio tra «un mucchio di vecchi file nel backup di un DVD». Poi Carl92 uscì da WatZatSong, e da allora non si è più saputo che fine abbia fatto.
Anche per questo motivo, sui forum di discussione dedicati a “Everyone Knows That” ha iniziato a diffondersi l’idea che possa trattarsi di un qualche tipo di scherzo o di una truffa. Un’ipotesi diffusa è che Carl92 abbia diffuso volontariamente un falso per puro divertimento: qualcuno ha suggerito che “Everyone Knows That” possa essere stata realizzata dallo stesso Carl92 sfruttando dei software di intelligenza artificiale, anche se nel 2021 (l’anno in cui il pezzo fu caricato su WatZatSong) queste tecnologie erano ancora poco sviluppate, e difficilmente avrebbero potuto creare da zero una canzone che suoni così autentica e coerente.
Tra i molti che credono che “Everyone Knows That” sia una vera canzone si sono diffuse teorie di ogni tipo: c’è chi ipotizza che sia stata estrapolata da un programma MTV degli anni Novanta, chi sospetta che possa trattarsi di un jingle commerciale o di una demo (una versione abbozzata e provvisoria di una canzone, registrata su una cassetta, un CD o un altro supporto) inedita di un gruppo che non ha mai avuto successo.
Un utente ha anche raccontato di essere sicuro di avere ascoltato “Everyone Knows That” nel 2012, mentre stava cenando in un ristorante di McDonald’s in Polonia, suggerendo che la canzone potrebbe essere contenuta in una raccolta di muzak (termine che indica quel tipo di musica commerciale, di facile ascolto e poco impegnativa che viene spesso diffusa come sottofondo in vari ambienti) pubblicati dalla Nichion, una società giapponese che, però, ha fatto sapere di non conoscere il brano.
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Klee ha raccontato anche che, nel tempo, è stato costruito un piccolo culto attorno a “Everyone Knows That”: «le persone che si sono appassionate alla vicenda hanno registrato remix o cover [la reinterpretazione o il rifacimento di un brano musicale, ndr], immaginato gli ipotetici versi mancanti, arrangiato versioni più lunghe del brano sfruttando l’intelligenza artificiale e inventato bufale sulle sue possibili origini. Ma resta una certezza: nessuno conosce chi ha composto “Everyone Knows That”».
Intervistato da Klee, “Cotton–underground”, nickname di uno dei moderatori del forum r/everyoneknowsthat, ha detto che probabilmente le persone subiscono il fascino di questo brano perché scervellarsi per identificarlo sembra un qualcosa di fuori dal tempo. «Nel 2023, ora che tutto è digitalizzato e la musica è a disposizione di chiunque, per i giovani è molto stimolante che questa canzone sia apparentemente irrintracciabile».
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Klee ha anche ricordato che la storia di “Everyone Knows That” è simile a quella di un altro brano mai identificato, “Like The Wind”, conosciuto anche come “The Most Mysterious Song on the Internet” (“La canzone più misteriosa di internet”): oggi si sospetta che sia stato estrapolato da una trasmissione radiofonica tedesca degli inizi degli anni Ottanta, ma si tratta per l’appunto di un’ipotesi non confermata. Gli utenti hanno coniato anche un apposito termine per indicare canzoni di questo tipo: “Lostwave” (“Onde perdute”), ossia quelle canzoni di cui sono ignote le origini, l’autore, il titolo, e la data di registrazione originale.