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  • Mercoledì 15 novembre 2023

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha chiesto «pause e corridoi umanitari» a Israele

È la prima risoluzione approvata dall'inizio della guerra a Gaza, dopo quattro tentativi falliti: Stati Uniti, Regno Unito e Russia si sono astenuti

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, il 30 ottobre 2023 (Michael M. Santiago/Getty Images)
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, il 30 ottobre 2023 (Michael M. Santiago/Getty Images)
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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, cioè l’organo più importante dell’ONU, l’unico che può approvare sanzioni, ha approvato una risoluzione che chiede «pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi» in tutta la Striscia di Gaza «per un numero sufficiente di giorni». La risoluzione, proposta da Malta, chiede anche «la liberazione immediata di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas».

Dei quindici paesi membri del Consiglio, hanno votato a favore della risoluzione in dodici. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Russia, tutti e tre membri permanenti e dunque con potere di veto, si sono astenuti. Dall’inizio della guerra a Gaza il Consiglio di Sicurezza aveva votato per quattro volte delle proposte di risoluzioni sul conflitto, senza approvarne nessuna.

La Striscia di Gaza è sotto assedio da parte di Israele da quando il 7 ottobre i miliziani di Hamas sono entrati in territorio israeliano e hanno ucciso più di 1.200 tra civili e militari israeliani. Nell’ultimo mese Israele ha bombardato gran parte della Striscia, soprattutto il nord, e il 27 ottobre l’esercito israeliano ha iniziato l’invasione del territorio. Attualmente sembra vicino alla conquista della città di Gaza, la più grande e popolosa della Striscia, e mercoledì è entrato nel suo ospedale principale, al Shifa, dove sostiene si trovasse un «centro di comando operativo» di Hamas. Secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, più di 11mila persone sono state uccise nel territorio dall’inizio del conflitto.