Israele dice che Hamas ha perso il controllo della città di Gaza
E il primo ministro Netanyahu ha parlato della possibilità di accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi
Da alcuni giorni le operazioni militari israeliane si stanno concentrando intorno ad alcuni ospedali del nord della Striscia di Gaza, sotto cui Israele ritiene siano nascoste le basi militari di Hamas. Tutti i principali ospedali della Striscia sono assediati dai soldati israeliani, e hanno smesso di funzionare a causa della mancanza di carburante per i generatori elettrici. La situazione è particolarmente grave nell’ospedale di al Shifa, il più grande della Striscia, dove per la mancanza di cure negli ultimi tre giorni sono morti 32 pazienti, tra cui 3 neonati. Il ministero della Salute della Striscia di Gaza – controllato da Hamas – ha detto che al momento all’interno dell’ospedale ci sono almeno 2.300 persone: 650 pazienti, 1.500 civili che hanno lasciato le proprie case e che si sono rifugiati lì, e tra 200 e 500 operatori sanitari. Intanto domenica sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che il suo governo potrebbe accettare un accordo con Hamas affinché liberi le 239 prese in ostaggio il 7 ottobre. Netanyahu nelle scorse settimane aveva escluso qualsiasi possibilità di accordo per il rilascio di ostaggi (Hamas invece aveva chiesto in cambio la liberazione di tutti i detenuti palestinesi in Israele) e in particolare aveva respinto le richieste di un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Nell’intervista Netanyahu è rimasto vago e non ha specificato che tipo di accordo sarebbe disposto ad accettare, e si è limitato a dire che «meno ne parlo, più aumenterò le possibilità che si materializzi». Oggi il portavoce di Hamas Osama Hamdan ha detto ad Al Jazeera che Israele continua a cambiare i termini dell’accordo e per questo non ne è ancora stato raggiunto uno. In serata il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che Hamas ha perso il controllo della città di Gaza e che l’esercito israeliano è prossimo a conquistarla del tutto.