I principali ospedali del nord di Gaza non funzionano più
In quello di al Shifa non c'è più energia per le incubatrici dei nati prematuri, quello di al Quds è circondato dai carri armati israeliani
L’esercito israeliano ha detto che oggi aiuterà il personale dell’ospedale al Shifa di Gaza a evacuare decine di neonati che sono in pericolo di vita da quando il reparto di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Due neonati sono morti ieri per via dell’interruzione delle cure e uno oggi, ha detto il ministero della Salute della Striscia (controllato da Hamas). Al Shifa è l’ospedale più grande di tutta la Striscia, e Israele ritiene che sotto e intorno alla struttura si trovi il centro operativo di Hamas. Da sabato il personale dice di essere senza elettricità. Secondo le autorità della Striscia e i medici che ci lavorano, sabato l’ospedale sarebbe stato assediato e danneggiato da attacchi diretti dell’esercito israeliano, che invece ha negato tutte le accuse. Quasi tutti gli ospedali della città di Gaza sono ormai fuori servizio, e molti sono circondati da combattimenti e bombardamenti. L’esercito israeliano ha aperto alcune vie definite sicure per agevolare l’evacuazione dei civili dagli ospedali. Intanto però l’ufficio per il coordinamento degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite (OCHA) ha detto che sabato l’esercito israeliano ha «colpito direttamente» diversi ospedali nella città di Gaza, intorno ai quali negli ultimi giorni si sono intensificati i bombardamenti israeliani e i combattimenti con i miliziani di Hamas.