La vincitrice del Nobel per la Pace Narges Mohammadi ha ottenuto di essere trasferita in ospedale senza hijab e concluso lo sciopero della fame

(Magali Girardin/Keystone via AP, File)
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Mercoledì l’attivista iraniana Narges Mohammadi, vincitrice del Nobel per la Pace nel 2023, è stata trasferita dal carcere in ospedale per ricevere le cure mediche che inizialmente le erano state negate per via del suo rifiuto di indossare l’hijab, il velo islamico obbligatorio nei luoghi pubblici in Iran dal 1979. Mohammadi ha quindi concluso lo sciopero della fame che aveva iniziato lunedì per protestare contro il suo mancato trasferimento, ma anche contro i ritardi delle cure mediche per gli altri detenuti e l’obbligo di indossare il velo per le donne in Iran in generale. Mohammadi è imprigionata da quasi due anni nel carcere di Evin a Teheran, in Iran, famoso per essere il luogo dove molto spesso vengono rinchiusi i detenuti politici.

Mohammadi era stata premiata col Nobel per «la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti». Soffre di problemi cardiaci e polmonari: la famiglia aveva fatto sapere che in precedenza non era stata portata neppure nell’infermeria dell’ospedale ma era stata visitata nell’ala femminile del carcere.

 

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