L’Italia ha inviato una nave militare con strutture sanitarie verso la Striscia di Gaza
È salpata mercoledì sera e si fermerà prima a Cipro, dove si unirà ad altre quattro navi militari italiane
Mercoledì sera è salpata dal porto laziale di Civitavecchia una nave della Marina Militare attrezzata con strutture sanitarie verso la Striscia di Gaza. Si chiama Nave Vulcano ed è dotata di un assetto di supporto sanitario di tipo Role 2 conforme ai protocolli NATO, ha a bordo ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie. Il ministero della Difesa ha detto che l’obiettivo è di garantire sostegno sanitario alla popolazione civile palestinese nel conflitto tra Israele e Hamas, ma anche consentire l’invio di ulteriore materiale di prima necessità e di medicinali. La nave farà prima rotta su Cipro, dove si unirà ad altre quattro navi militari italiane attualmente impegnate nella missione di pattugliamento “Mediterraneo sicuro“.
La nave ha un equipaggio di oltre 170 persone, di cui circa 30 impiegati nella struttura sanitaria, incluse due infermiere volontarie della Croce Rossa. In una seconda fase, lo Stato maggiore della Difesa invierà con un volo militare anche tre anestesisti, due chirurghi, un ortopedico, diciannove infermieri con diverse specializzazioni, un tecnico di radiologia e due biologi.
Inoltre il COVI, il comando interforze che coordina l’attività di tutte le forze armate italiane ed è guidato dal generale Francesco Figliuolo, sta lavorando per allestire un ospedale da campo dell’Esercito. L’area specifica in cui verrà installato non è ancora stata definita: i vertici della Difesa vorrebbero posizionarlo all’interno della Striscia di Gaza, ma bisognerà capire se ci sono le condizioni di sicurezza minime per farlo. Questo ospedale da campo è composto da diversi moduli operativi, cioè strutture mobili che fanno da singoli reparti o padiglioni, ed eventualmente potrà essere collegato a strutture di altri paesi.
La Difesa ha fatto sapere che sia a bordo della Nave Vulcano, sia nell’ospedale da campo, potrà essere impiegato anche personale medico e sanitario di altri paesi e delle organizzazioni internazionali che vorranno partecipare.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che l’Italia è il primo paese «a fare un’operazione umanitaria in quell’area», anche se in realtà la Francia aveva fatto partire per Gaza una nave dotata di un piccolo ospedale già alla fine di ottobre. Ha aggiunto che l’iniziativa è stata decisa «in accordo con i palestinesi» ed è stata condivisa «con altri paesi, europei, NATO ed arabi».
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