Il 4 dicembre ripartirà l’udienza preliminare del processo sull’omicidio di Giulio Regeni
Il giudice dell’udienza preliminare (GUP) del tribunale di Roma ha fissato per lunedì 4 dicembre la ripresa dell’udienza preliminare del processo relativo all’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. Nonostante siano passati più di sette anni, di fatto il processo non è mai realmente cominciato soprattutto a causa dell’ostruzionismo delle autorità egiziane, che hanno cercato in tutti i modi di rallentare e fuorviare le indagini. L’udienza preliminare è la fase intermedia tra la conclusione delle indagini preliminari e l’inizio del processo vero e proprio (il dibattimento), e serve a capire se la pubblica accusa ha richiesto il rinvio a giudizio in maniera fondata.
Il processo ha come imputati quattro agenti dei servizi segreti egiziani, tutti accusati di omicidio e altri reati, ma è rimasto a lungo bloccato per via dell’impossibilità di reperire gli imputati e mandare a loro gli atti processuali, un requisito fondamentale secondo la legge italiana. La procedura si è sbloccata a fine settembre, quando la Corte Costituzionale ha deciso che sarebbe stato possibile procedere anche se gli imputati risultano irreperibili.
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