La vincitrice del Nobel per la Pace Narges Mohammadi ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la limitazione delle sue cure mediche in prigione
L’attivista iraniana Narges Mohammadi, vincitrice del Nobel per la Pace nel 2023, ha iniziato uno sciopero della fame mentre è imprigionata nel carcere di Evin a Teheran, in Iran, famoso per essere il luogo dove molto spesso vengono rinchiusi i detenuti politici. Mohammadi sta protestando contro i funzionari del carcere che da una settimana bloccano il suo trasferimento in ospedale nonostante abbia bisogno di cure mediche urgenti, per via del suo rifiuto di indossare l’hijab, velo islamico obbligatorio nei luoghi pubblici in Iran dal 1979.
Lunedì la famiglia di Mohammadi ha pubblicato sul suo profilo ufficiale di Instagram una dichiarazione in cui è scritto che il carcere li ha informati dell’inizio dello sciopero della fame. Nel messaggio si legge anche che, secondo un medico «di fiducia» del carcere, Mohammadi ha bisogno di essere trasferita d’urgenza in ospedale dato che si sono aggravati i suoi problemi cardiaci e polmonari.
Nella dichiarazione la famiglia di Mohammadi dice che lo sciopero non riguarda solo la mancanza di cure mediche per la donna, ma più in generale la tendenza del carcere a ritardare questo tipo di cure per i prigionieri che ne hanno bisogno e la politica dell’hijab obbligatorio per le donne iraniane, a cui Mohammadi si oppone da anni.
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