Hamas dice che i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza sono più di 10mila
In quasi un mese di guerra: intanto l'esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti e accerchiato la città di Gaza
Lunedì il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che i palestinesi uccisi nei bombardamenti israeliani dal 7 ottobre sono più di 10mila: non è possibile verificare la stima, ma in passato i dati forniti da Hamas in occasioni simili si erano dimostrati piuttosto affidabili. L’esercito israeliano ha detto domenica di avere accerchiato la città di Gaza e che la Striscia è attualmente divisa in due: «Oggi ci sono Gaza nord e Gaza sud», ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. I bombardamenti nel nord della Striscia, dove si ritiene ci siano le principali infrastrutture e basi militari di Hamas, si sono intensificati: si stima però che nella zona siano ancora presenti circa 300mila persone civili. Nel sud della Striscia, invece, sono ricominciate le evacuazioni di civili e l’ingresso di aiuti umanitari attraverso il varco di Rafah, al confine con l’Egitto, che era rimasto chiuso sabato e domenica. Negli ultimi giorni il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato in diversi paesi del Medio Oriente per concordare «pause umanitarie» e far entrare maggiori aiuti per i civili della Striscia, ma finora sembra aver ottenuto poco: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che non ci saranno tregue o cessate il fuoco finché Hamas non avrà liberato gli ostaggi presi durante l’attacco del 7 ottobre, che l’esercito israeliano stima siano più di 200.
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