In Colombia il più grande gruppo dissidente delle FARC ha detto di aver deciso di interrompere i negoziati di pace con il governo
Domenica l’EMC, il più importante gruppo dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC), ha detto di aver deciso di abbandonare i negoziati di pace con il governo colombiano a causa di «inadempienze» da parte di quest’ultimo. L’EMC (Estado Mayor Central) è un gruppo di combattenti di sinistra, composto da circa 3mila guerriglieri che non avevano accettato l’accordo del 2016 fra il governo e le FARC, che per decenni sono state la principale formazione di sinistra della guerriglia colombiana. Secondo il governo colombiano, l’EMC sarebbe coinvolto in operazioni minerarie illegali e nel traffico di droga.
La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato dell’EMC in cui è scritto che il governo «continua a favorire un approccio militarista» ma in cui non vengono specificate le violazioni che l’autorità avrebbe perpetrato nei loro confronti. Nessuna fonte ufficiale ha ancora commentato questo annuncio. I colloqui di pace erano iniziati dopo un cessate il fuoco concordato fra l’EMC e il governo di sinistra di Gustavo Petro a settembre del 2023 che dovrebbe durare dieci mesi e che, secondo il comunicato, rimarrà valido anche se i negoziati sono stati interrotti.