L’Iran ha limitato le cure mediche in carcere all’ultima vincitrice del Nobel per la Pace, Narges Mohammadi, per il suo rifiuto di indossare l’hijab
Le autorità carcerarie dell’Iran hanno bloccato il trasferimento in ospedale di Narges Mohammadi, attivista e vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2023, per il suo rifiuto di indossare l’hijab, velo islamico obbligatorio nei luoghi pubblici in Iran dal 1979. Mohammadi soffre di problemi cardiaci e polmonari ed è attualmente detenuta nella prigione di Evin a Teheran, famosa perché è il luogo dove quasi sempre vengono rinchiusi i detenuti politici.
Mohammadi, che si trova in carcere da quasi due anni, in ottobre era stata premiata col Nobel per «la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti». La famiglia ha fatto sapere che, a causa del suo rifiuto di indossare l’hijab, lunedì Mohammadi non era stata portata neppure nell’infermeria dell’ospedale ma era stata visitata nell’ala femminile del carcere. Le autorità hanno deciso di non trasferirla in ospedale fino a quando non indosserà il velo.