Il consigliere diplomatico di Meloni si è dimesso
Francesco Maria Talò lo ha deciso dopo il caso dello scherzo telefonico fatto alla presidente del Consiglio da due comici russi
Venerdì la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che il suo consigliere diplomatico, Francesco Maria Talò, ha dato le dimissioni, dopo il caso dello scherzo telefonico fatto alla stessa Meloni lo scorso 18 settembre dai comici russi Vovan & Lexus, la cui registrazione è stata diffusa negli scorsi giorni. I due comici erano riusciti a ottenere e registrare una conversazione con Meloni fingendosi un importante politico africano, riuscendo quindi ad aggirare i protocolli di sicurezza che vengono adottati per le conversazioni istituzionali di questo genere: un fatto che aveva attirato diverse critiche a Meloni e al suo staff diplomatico, incaricato di gestire i rapporti con i leader stranieri, che era stato accusato di dilettantismo per non essersi accorto dello scherzo.
Meloni ha detto di ritenere che «ci sia stata una superficialità nell’ufficio diplomatico nel procedere a una verifica seria» della telefonata in arrivo, e che Talò avrebbe deciso di dare le dimissioni proprio per questo. Talò è dal 2017 “ambasciatore di grado”, il massimo livello raggiungibile nella carriera diplomatica. Sarebbe comunque dovuto andare in pensione il prossimo febbraio: lasciando l’incarico di consigliere diplomatico di Meloni tornerà in servizio al ministero degli Esteri, dove potrà ricevere nuovi incarichi (anche se difficilmente succederà da qui a febbraio).
Talò, che ha 65 anni, era stato scelto come consigliere diplomatico da Meloni nel 2022, poco dopo il suo insediamento al governo: è una di quelle cariche che vengono dette “fiduciarie”, fondate cioè sul livello di fiducia che il presidente del Consiglio nutre nei confronti della persona scelta, e per questo cambia ogni volta che si insedia un nuovo presidente del Consiglio. Per legge, il compito del consigliere diplomatico è assistere il presidente del Consiglio «nella sua attività in materia di relazioni internazionali in Italia e all’estero e, in generale, negli atti che attengono alla politica estera».
Talò era dal 2019 il rappresentante permanente della delegazione italiana nella NATO a Bruxelles, in Belgio. Prima ancora aveva ricoperto importanti incarichi diplomatici anche in Israele, in Afghanistan, in Pakistan e negli Stati Uniti. Tra il 2017 e il 2019 era stato inoltre responsabile per la sicurezza cibernetica al ministero degli Esteri, e prima ancora, durante la presidenza del Consiglio di Silvio Berlusconi, era stato consigliere diplomatico aggiunto, cioè il secondo in grado rispetto alla carica di consigliere diplomatico.
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