È stata rilasciata Amina Milo Kalelkyzy, la ragazza italiana detenuta in Kazakistan da luglio con l’accusa di traffico di droga
Le autorità del Kazakistan hanno rilasciato Amina Milo Kalelkyzy, una ragazza italiana che era detenuta nel paese da luglio con l’accusa di traffico internazionale di droga. Il suo avvocato ha detto che è stata prosciolta da tutte le accuse. Kalelkyzy ha 18 anni ed è nata in Kazakistan, ma ha la cittadinanza italiana e vive a Lequile, un paese in provincia di Lecce, da quando era bambina. La vicenda era stata seguita anche dall’ambasciata italiana in Kazakistan e dal ministero degli Esteri italiano, che avevano chiesto al Kazakistan la liberazione di Kalelkyzy.
La ragazza era stata arrestata una prima volta a luglio ad Astana, la capitale del Kazakistan, mentre si trovava nel paese per visitare dei parenti. La polizia l’aveva fermata assieme a un coetaneo per alcuni accertamenti su un presunto possesso e consumo di sostanze stupefacenti. Kalelkyzy era risultata negativa agli esami tossicologici e aveva passato una notte in custodia prima di essere liberata insieme al ragazzo. Un paio di giorni dopo era stata però fermata da tre agenti di polizia che l’avevano portata in una “casa segreta” (un locale di servizio utilizzato dagli agenti per varie attività) per un periodo di detenzione durato più di due settimane.
La ragazza era stata rilasciata in seguito all’intervento dell’ambasciata italiana. Secondo la famiglia, in quei giorni Kalelkyzy avrebbe subito violenze e abusi, tali da portare a denunciare gli agenti responsabili del suo arresto. Sempre a luglio Kalelkyzy era stata nuovamente convocata dalla polizia per la firma di alcuni documenti, senza che le fosse fornito un interprete nonostante parli solamente italiano. In quell’occasione era stata arrestata una terza volta, con l’accusa di traffico internazionale di droga, e messa in carcere in attesa di processo, dove è rimasta fino a questi giorni.
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