Israele vuole che venga evacuato un ospedale di Gaza
Dice che sta per diventare una «zona militare»: la struttura ospita da giorni migliaia di civili che non sanno dove andare e l'evacuazione sembra quasi impossibile
Siamo già al terzo giorno di quella che l’esercito israeliano ha definito una «nuova fase della guerra» contro Hamas: a partire da venerdì sera l’esercito ha bombardato come mai prima d’ora il nord della Striscia e ha iniziato un’estesa incursione di terra impiegando le forze speciali, carri armati e mezzi blindati, portando molti a domandarsi se si tratti di un’invasione. Le informazioni a disposizione finora sono molto poche: dall’inizio dell’operazione le linee telefoniche e internet sono rimaste fuori uso, e soltanto nella notte tra sabato e domenica le connessioni hanno cominciato a essere ripristinate. Domenica mattina l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha detto che migliaia di abitanti di Gaza hanno fatto irruzione per disperazione in diversi centri di distribuzione di cibo e altri beni di prima necessità. Domenica Israele ha chiesto l’evacuazione dell’ospedale al-Quds di Gaza, dove oltre ai feriti si trovano da giorni migliaia di civili in cerca di rifugio dai bombardamenti israeliani. L’esercito israeliano ha detto che l’ospedale diventerà presto «zona militare», ma per il momento sembra impossibile pensare che così tante persone decidano di spostarsi, soprattutto per la mancanza di aree sicure nella Striscia di Gaza. In serata alle notizie provenienti da Gaza si è aggiunta quella di un attacco a un aereo partito da Tel Aviv compiuto da una folla di persone a Machačkala, la capitale della repubblica del Daghestan, nel sud della Russia: secondo i resoconti dei media russi, la folla protestava contro l’intervento militare di Israele nella Striscia di Gaza usando slogan antisemiti.
Il liveblog del Post continua in questo articolo.