Il sequestro a un’asta di Firenze di una scultura dispersa da decenni
I Carabinieri stanno verificando che sia effettivamente la “Testa della Medusa”, realizzata nel Cinquecento da Giambologna
Mercoledì i Carabinieri hanno sequestrato una scultura che avrebbe dovuto essere messa all’asta a Firenze: potrebbe essere la Testa di Medusa, probabilmente realizzata nel XVI secolo da Giambologna, scultore fiammingo che fu molto attivo a Firenze, e dispersa da molti anni. Sono state avviate le indagini per certificare l’originalità dell’opera e la sua provenienza, e verrà poi stabilito se la scultura potrà essere venduta a privati o dovrà tornare nel patrimonio del comune di Bagno a Ripoli, a sudest di Firenze, dove originariamente si trovava.
La Testa di Medusa faceva parte del piccolo ninfeo della Fonte della Fata Morgana, costruito tra il 1573 e il 1574 nel giardino della villa Il Riposo, nel comune di Bagno a Ripoli. Nel ninfeo – un particolare tipo di complesso architettonico, generalmente associato a fontane o sorgenti d’acqua – si trovavano varie opere, tra cui una statua in marmo della Fata Morgana e la Testa di Medusa, entrambe scolpite da Giambologna.
La fata Morgana è una figura mitologica delle leggende arturiane, spesso rappresentata come uno dei principali antagonisti di re Artù e di mago Merlino. La Gorgone Medusa invece è una figura che, secondo la mitologia greca, ha il potere di pietrificare chiunque la guardi negli occhi.
La Fonte della fata Morgana fu restaurata più volte nei secoli, e dal 1996 fa parte del patrimonio artistico del comune di Bagno a Ripoli. Nel corso del tempo, prima di diventare un bene pubblico, sia la statua della Morgana che la Testa di Medusa furono però sottratte al complesso e da quel momento in poi considerate disperse. Nel 1990 la statua della fata Morgana apparve a un’asta organizzata in Inghilterra, e oggi fa parte di una collezione privata.
Nel 2020 l’associazione fiorentina Giardino Corsini, attiva nel campo della tutela del patrimonio artistico a Firenze, organizzò una raccolta fondi per finanziare il restauro della Fonte e realizzare una copia della statua della fata Morgana, da posizionare al posto dell’originale. L’iniziativa ha raccolto circa 30mila euro tra il 2020 e il 2021: la copia è stata realizzata, e i lavori di restauro dovrebbero partire a breve.
Fino a pochi giorni fa la Testa della Medusa era considerata ancora dispersa. L’opera sequestrata è apparsa questa settimana nel catalogo della casa d’aste Pandolfini, e avrebbe dovuto essere messa all’asta mercoledì per un prezzo stimato tra i 10mila e i 15mila euro. Secondo la casa d’aste la scultura apparterrebbe a una collezione privata fiorentina. Del ritrovamento si sono accorti Sabina Corsini, presidente dell’associazione Giardino Corsini, e Neri Torrigiani, promotore della mostra “Artigianato e Palazzo” organizzata ogni anno dall’associazione. Corsini e Torrigiani hanno quindi chiesto alle istituzioni di acquistare l’opera per rimetterla al suo posto nel complesso della Fonte della fata Morgana, come auspicato anche dal sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.
In seguito alle segnalazioni i Carabinieri hanno sequestrato l’opera per certificarne l’autenticità. Il sindaco di Bagno a Ripoli ha detto che fino alla conclusione delle indagini non verrà organizzato alcun bando per un’eventuale acquisizione della scultura.