Quattro manifestanti picchiati dalle forze dell’ordine al G8 di Genova riceveranno 200mila euro a testa come risarcimento
Il tribunale di Genova ha stabilito che quattro persone – due donne tedesche, un uomo tedesco e uno americano – devono essere risarcite per via del pestaggio e della tortura a cui furono sottoposti nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001.
Durante il processo l’avvocato dei manifestanti ha ricostruito le violenze commesse da polizia e carabinieri: a tutte e quattro le persone picchiate è stata riconosciuta un’invalidità permanente o temporanea per le ferite e il trauma psicologico subiti con «dolore, vergogna, disistima di sé, paura e disperazione». Il giudice ha definito i risarcimenti, 200mila euro a testa, in base «all’estrema gravità delle condotte che hanno determinato il danno alla salute dei manifestanti (un vero e proprio unicum nella storia repubblicana) e della profondissima straordinarietà delle stesse». I risarcimenti dovranno essere pagati dai ministeri dell’Interno, della Difesa e della Giustizia.
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