La chiusura dell’area sotto la torre Garisenda di Bologna durerà alcuni anni
La chiusura al traffico dell’area sotto la torre Garisenda di Bologna durerà alcuni anni affinché la struttura possa essere restaurata: lo ha detto il sindaco Matteo Lepore durante una conferenza stampa nel pomeriggio di venerdì. Lepore ha chiarito che l’intervento di restauro non verrà fatto perché c’è il rischio imminente che la torre crolli, ma per metterla in sicurezza in via precauzionale e definitiva.
Lo scorso 23 ottobre il comune di Bologna aveva limitato il traffico intorno alle due torri simbolo della città, la torre degli Asinelli e la torre Garisenda, perché negli ultimi mesi gli strumenti che servono a controllare la stabilità della Garisenda avevano rilevato un aumento delle oscillazioni. Erano stati chiusi piazza di Porta Ravegnana e un tratto di via San Vitale, ed erano stati deviati gli autobus più usati della città: le linee 14, 15, 19, 25 e 27.
Oggi il piano di mobilità provvisorio è stato confermato, con la chiusura di piazza di Porta Ravegnana e il transennamento della Garisenda fino alla conclusione dei lavori.
Da sabato il blocco alla circolazione su via San Vitale sarà posto all’altezza di via Guido Reni. Via Castel Tialto, che collega via San Vitale con Strada Maggiore, diventerà pedonale per consentire un migliore flusso dei pedoni accanto alle due Torri. Sarà garantito l’accesso alla zona per i residenti e per la consegna di merci. I bus 14, 15, 19, 25 e 27 continueranno a essere deviati. Nei prossimi mesi, ha detto Lepore, verrà predisposto un piano di mobilità definitivo per i prossimi anni.
Le due torri di Bologna sono entrambe pendenti: la torre degli Asinelli è alta poco più di 97 metri, mentre la Garisenda è più bassa, 48 metri, ma pende di più a causa del cedimento del terreno di fondazione. Costruita intorno al 1109, in origine era alta 60 metri. Proprio per la sua pendenza nel 1353 fu abbassata di 12 metri.