Il Consiglio Europeo ha chiesto «pause umanitarie» per la Striscia di Gaza
Per permettere l'evacuazione dei civili e l'entrata degli aiuti, mentre sull'invasione da parte di Israele si sa ancora poco
Dopo una riunione durata diverse ore, giovedì sera i 27 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno diffuso un comunicato in cui chiedono l’attivazione di «pause umanitarie» nella Striscia di Gaza, per permettere l’evacuazione dei civili e l’entrata degli aiuti umanitari. Dal 21 ottobre a oggi sono entrati nella Striscia 74 camion con aiuti umanitari di vario tipo, tra cui acqua, cibo e medicine, ma non il carburante, fondamentale anche per permettere agli ospedali di funzionare. Per questo le Nazioni Unite dicono che potrebbero dover interrompere o ridurre molto le attività umanitarie sul territorio, a meno che non arrivino rifornimenti. Intanto l’esercito israeliano ha detto di aver fatto, nella notte tra mercoledì e giovedì, alcune «incursioni mirate» con i carri armati nel nord della Striscia di Gaza: è la più grossa operazione via terra di cui si ha notizia dall’inizio della guerra, visto che finora c’erano state solo incursioni minori. Sull’invasione invece si sa ancora poco, nonostante i molti annunci degli ultimi giorni. Se nei giorni scorsi vi siete persi qualcosa, qui trovate molte informazioni e qui una raccolta degli articoli più di contesto pubblicati dal Post.
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