Il pilota che ha provato a spegnere un aereo di linea forse aveva preso dei funghi allucinogeni
Lo ha detto lui stesso dopo essere stato arrestato: il volo in questione era diretto a San Francisco
Joseph D. Emerson, il pilota che domenica aveva cercato di spegnere i motori di un aereo di Alaska Airlines in volo fra Seattle e San Francisco, ha detto di averlo fatto perché sotto effetto di funghi allucinogeni. Il pilota, che si trovava nella cabina di pilotaggio solo come passeggero ed era fuori servizio al momento dell’incidente, aveva improvvisamente cercato di disattivare i motori dell’aereo, ma era stato fermato dall’intervento dei piloti, che lo hanno portato fuori dalla cabina. Emerson ha detto che aveva assunto funghi allucinogeni circa 48 ore prima dell’incidente, e che in quel momento si sentiva disidratato ed esausto.
Il volo era dovuto atterrare a Portland, in Oregon, per far scendere Emerson, che poi è stato arrestato. L’uomo è ora accusato di 83 tentati omicidi, e nei prossimi mesi dovrà affrontare un processo. Le autorità statunitensi stanno quindi cercando di ricostruire lo svolgimento degli eventi, sulla base delle testimonianze dei piloti, del personale di volo e dei passeggeri, oltre che dello stesso Emerson.
Secondo queste ricostruzioni Emerson si trovava nella cabina di pilotaggio sullo strapuntino, un sedile usato spesso da piloti fuori servizio per tornare a casa dopo la fine del proprio turno in un’altra città. Dopo circa un’ora di volo avrebbe detto di non sentirsi molto bene, avrebbe lanciato le proprie cuffie attraverso la cabina, e avrebbe cercato di abbassare due maniglie che attivano il sistema antincendio dei motori azzerando l’afflusso di carburante. Secondo quanto detto da Emerson alla polizia, lo avrebbe fatto per cercare di svegliarsi, dato che pensava di stare sognando.
L’uomo è stato fermato tempestivamente dai due piloti dell’aereo, il comandante e il primo ufficiale, e non è riuscito ad abbassare completamente le maniglie: se lo avesse fatto i motori si sarebbero spenti in pochi secondi, invece il flusso di carburante residuo ha permesso di mantenerli accesi mentre i piloti erano impegnati a immobilizzare Emerson e a portarlo fuori dalla cabina. Le maniglie sono poi state riportate alla loro posizione regolare, ripristinando il flusso di carburante.
Fuori dalla cabina, il pilota fuori servizio è stato consegnato al personale di volo, a cui lui stesso avrebbe chiesto di essere ammanettato. I piloti a quel punto avrebbero chiesto all’aeroporto di Portland l’autorizzazione ad atterrare per permettere a Emerson di scendere dall’aereo e consegnarlo alle autorità.
Durante l’atterraggio l’uomo avrebbe anche cercato di aprire il portellone di emergenza, ma sarebbe stato fermato da un’assistente di volo. L’altro assistente di volo avrebbe sentito Emerson dire frasi come «ho incasinato tutto» e che avrebbe «cercato di uccidere tutti». Dopo essere stato immobilizzato, il comportamento dell’uomo sembra essere stato perlopiù collaborativo. Due passeggeri intervistati da ABC hanno riferito che la situazione è stata gestita con grande calma e professionalità dal personale di volo.
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Joseph Emerson, 44 anni, è un pilota commerciale da oltre vent’anni. Ha detto alle autorità di soffrire di depressione da circa sei anni. I documenti letti dai giornali al momento non specificano se l’uomo sia stato sottoposto a un test antidroga per accertare che avesse davvero assunto delle sostanze allucinogene.
Qualche esperto ha sollevato dei dubbi sul fatto che Emerson potesse essere ancora sotto l’effetto dei funghi dopo 48 ore. Secondo un’esperta intervistata dal New York Times gli effetti della psilocibina, la sostanza psicoattiva presente in diversi tipi di funghi allucinogeni, scompaiono dopo 7 o 8 ore, e la sostanza viene eliminata completamente dal corpo entro circa un giorno dall’assunzione. I funghi potrebbero però «destabilizzare qualcuno già instabile o fragile», ha aggiunto un altro esperto.
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La psilocibina è legale, ammessa per uso terapeutico, o depenalizzata in diversi paesi, fra cui l’Australia, e alcuni stati degli Stati Uniti, fra cui l’Oregon e il Colorado, ed Emerson non sembra essere stato indagato per il suo possesso o consumo, al momento. Negli ultimi anni sempre più studi e ricerche sembrano indicare che la psilocibina sia efficace nel trattare la depressione: se assunta all’interno di un percorso psicoterapeutico, potrebbe aiutare le persone depresse a liberare ricordi e sentimenti repressi.
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