Un pilota fuori servizio è stato fermato mentre provava a spegnere i motori di un aereo in volo tra Seattle e San Francisco
Lunedì un volo dell’Alaska Airlines da Seattle a San Francisco, negli Stati Uniti, ha dovuto fare un atterraggio non programmato a Portland, dopo che un pilota fuori servizio che si trovava nella cabina di pilotaggio ha provato a spegnere i motori dell’aereo. Joseph David Emerson, 44 anni, è stato fermato e bloccato prima che potesse riuscirci, venendo poi scortato fuori dalla cabina di pilotaggio. Dopo il suo arresto a Portland l’aereo è ripartito, completando il viaggio verso San Francisco. Non ci sono stati danni né feriti.
Emerson era seduto sullo strapuntino, un terzo sedile presente nella cabina oltre a quelli dei due piloti: è una pratica frequente per il personale di volo viaggiare su un volo della propria compagnia aerea per rientrare a casa dopo aver finito il proprio turno in un’altra città, e i piloti fuori servizio generalmente scelgono di viaggiare nella cabina di pilotaggio. Emerson è indagato per 83 capi (uno per ogni altra persona a bordo dell’aereo) di tentato omicidio, di condotta pericolosa e di aver messo in pericolo l’aereo.
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Dopo l’arresto l’uomo ha dichiarato alle autorità che in qualche occasione prima del volo aveva assunto funghi allucinogeni, che non dormiva da 40 ore e che soffriva di depressione da sei anni. Non è chiaro se nel momento in cui ha provato a spegnere i motori dell’aereo fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti, ma ha detto che credeva di stare «sognando», e di volersi «svegliare».