La NBA si prepara a Victor Wembanyama
Fra pochi giorni esordirà il 19enne dei San Antonio Spurs mettendo alla prova i suoi 224 centimetri e le tante aspettative sul suo conto
La nuova stagione regolare del campionato di basket NBA comincia nella notte tra martedì e mercoledì. Tra le partite più attese c’è sicuramente quella che i San Antonio Spurs giocheranno in casa contro i Dallas Mavericks. Sarà infatti l’esordio ufficiale in campionato di Victor Wembanyama, diciannovenne francese prima scelta all’ultimo draft (l’evento annuale in cui le squadre scelgono i migliori giovani disponibili, anche dall’estero).
Nonostante debba ancora esordire in una partita ufficiale, Wembanyama è già stato paragonato a Kevin Durant, uno dei grandi campioni di quest’epoca, per il suo essere molto alto ma non eccessivamente massiccio e lento nei movimenti, e potenzialmente bravo in tutti gli aspetti del gioco, anche nei tiri dalla distanza. Solo che Wembanyama supera Durant di oltre dieci centimetri: è alto 2 metri e 24 e quando distende le braccia in orizzontale arriva a 2 metri e 31 da mano a mano.
Con queste misure può raggiungere il canestro senza saltare, e quindi schiaccia e stoppa con grande facilità. Le squadre avversarie se ne sono accorte in particolare nelle partite di preparazione alla nuova stagione, in cui Wembanyama è stato il giocatore con più stoppate a partita (quasi tre). Per abituarsi alle sue misure eccezionali, in questi ultimi giorni Dallas si è allenata simulando l’ingombro rappresentato da Wembanyama con dei cuscinetti lunghi più del doppio di quelli usati normalmente negli allenamenti per ostacolare i tiratori.
In passato Wembanyama si è allenato non come centro classico, ossia il ruolo del basket in cui si sfrutta di più il vantaggio dell’altezza, ma come playmaker, ruolo che di solito spetta ai giocatori più bassi e tecnici, quelli più agili sia nei movimenti che con il pallone tra le mani. Questo ha contribuito a costruire un giocatore che può difendere l’area grazie a braccia lunghissime, che schiaccia senza difficoltà ma che sa anche palleggiare come una guardia e tirare con efficacia da tre punti.
Oltre alle quasi tre stoppate di media, nelle partite di preparazione disputate nelle ultime settimane Wembanyama è stato il centro con la media punti realizzativa più alta fra le trenta squadre del campionato: ne ha segnati oltre 19 a incontro, quasi tre in più degli altri centri più prolifici, tra cui il serbo Nikola Jokić, campione in carica con i Denver Nuggets. In alcune azioni la sua predominanza sotto canestro è stata tale da scoraggiare visibilmente alcuni avversari, come è capitato a Thomas Bryant dei Miami Heat, che ha già una consolidata esperienza in NBA.
Per tutti questi motivi Wembanyama è stato fin qui oggetto di grandi discussioni, non solo da parte di tifosi e appassionati. Due grandi ex giocatori NBA come Vince Carter e Tracy McGrady ne hanno discusso di recente in una diretta di ESPN. Alla domanda di Carter sulla possibilità che Wembanyama possa avere un impatto da esordiente come quello che ebbe LeBron James oltre vent’anni fa, McGrady ha risposto: «Ha sicuramente le abilità per farlo, lo abbiamo visto. Ma è ancora piuttosto magro e le guardie più robuste e sufficientemente alte hanno dimostrato di poterlo controllare. Vedremo se sarà in grado di superare anche queste difficoltà».
Una sorta di garanzia sul suo ambientamento in NBA è rappresentata da Gregg Popovich, il 74enne allenatore dei San Antonio Spurs che detiene il record di partite vinte nella storia del campionato nordamericano. Dopo una delle ultime partite, Popovich ha detto: «Inizialmente mi ero messo in testa di fargli dei discorsi su come affrontare le situazioni in cui si troverà. Ma quando gli ho parlato mi sono reso conto che sapeva già tutto, perché ci è già passato. Ha carattere. Ha senso dell’umorismo. È intelligente. Saprà come gestire la situazione».
Wembanyama è cresciuto in una famiglia di sportivi nei dintorni di Parigi. La madre e il nonno materno sono stati giocatori di basket di alto livello, e il padre Felix è stato un saltatore. Entrambi i genitori superano i 190 centimetri di altezza: pare che un loro bisnonno congolese fosse alto oltre 2 metri, ma su questo non ci sono certezze. Wembanyama — conosciuto anche come “Wemby” — ha passato le ultime due stagioni nel campionato francese. Nonostante sia stato in un certo senso protetto dal rischio di infortuni in vista del suo passaggio in NBA giocando con i Metropolitans 92, una squadra non particolarmente ambiziosa, ha chiuso l’ultima stagione regolare con 22 punti, 11 rimbalzi e tre stoppate di media a partita, primeggiando nelle classifiche statistiche in tutte e tre le categorie.
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