Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi, le due giornaliste iraniane a processo per aver raccontato il caso di Mahsa Amini, sono state condannate
Domenica un tribunale iraniano ha condannato le giornaliste Niloofar Hamedi ed Elaheh Mohammadi, le giornaliste che avevano raccontato il caso di Mahsa Amini. Le condanne riguardano diversi reati collegati alla loro copertura della storia di Amini, tra cui l’aver collaborato con il governo statunitense (sette anni ad Hamedi e sei a Mohammadi) e aver agito contro la sicurezza nazionale (cinque anni per entrambe). Le giornaliste sono anche state condannate a un ulteriore anno di carcere per «propaganda contro la Repubblica islamica dell’Iran». Potranno fare ricorso entro 20 giorni. Se le condanne verranno confermate le due donne dovranno passare in carcere il tempo della condanna più lunga, quindi sette anni per Hamedi e sei per Mohammadi.
Le due giornaliste furono arrestate nel settembre del 2022 e da quel momento si trovano nel carcere di Evin, nel nord di Teheran, noto per essere la struttura in cui solitamente vengono imprigionati gli oppositori politici. Il tribunale ha detto che se le condanne saranno confermate, il tempo già passato a Evin sarà sottratto agli anni da scontare.
Hamedi era stata la giornalista che aveva reso pubblica la storia di Mahsa Amini, la donna iraniana di 22 anni morta in carcere il 16 settembre del 2022 dopo essere stata arrestata perché non indossava correttamente il velo islamico. La morte di Amini aveva provocato estese, eccezionali e trasversali proteste contro il regime iraniano, che aveva risposto con una dura e violenta repressione, con migliaia di arresti, centinaia di morti negli scontri e successive condanne a morte, alcune delle quali eseguite in pubblico.
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