Le multe date ai primari di Bari per il troppo lavoro sono state sospese
I medici erano stati sanzionati per il mancato rispetto dei riposi e degli straordinari durante la pandemia
L’ispettorato nazionale del lavoro (INL) ha sospeso le sanzioni nei confronti di alcuni primari e dirigenti del policlinico di Bari dopo il clamore suscitato da una lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella da uno dei medici multati, Vito Procacci, direttore del pronto soccorso. Le multe erano state date in seguito ai controlli degli ispettori del lavoro sollecitati da un’organizzazione sindacale autonoma: i controlli avevano accertato irregolarità sul rispetto dei turni e degli straordinari.
L’ispettorato del lavoro aveva preso in esame tutti i turni fatti dagli stessi primari, oltre che dai medici e infermieri dei reparti, tra il giugno del 2021 e il settembre del 2022, un periodo in cui il pronto soccorso era ancora sotto pressione per via della pandemia che ha imposto turni molto pesanti in tutti gli ospedali italiani. Gli ispettori avevano esaminato gli orari di lavoro, i riposi e gli straordinari, e avevano rilevato diverse irregolarità: in particolare era emerso il mancato rispetto del riposo giornaliero di 11 ore consecutive che spetta a ogni lavoratore ogni 24 ore, del turno di riposo settimanale di 24 ore consecutive, delle regole sul lavoro notturno e sugli straordinari. Non è ancora chiaro se siano in corso accertamenti anche in altri reparti e in altri ospedali pugliesi.
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Nei giorni scorsi a Vito Procacci, primario del pronto soccorso e quindi responsabile dei turni, era arrivata una sanzione da 27.100 euro. I direttori dei reparti di chirurgia videolaparoscopica e del centro trapianti di fegato avevano ricevuto una multa da 5.000 euro ciascuno. «Il verbale ci imputa di non aver rispettato all’epoca i riposi prescritti e aver lavorato più delle ore previste (tra l’altro calcolo tecnicamente infondato)», aveva scritto Procacci a Mattarella. «Le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi». Procacci aveva scritto anche che durante il periodo dell’emergenza Covid il policlinico di Bari aveva accolto 8.600 pazienti, di cui 1.500 in gravi condizioni, ventilati meccanicamente a causa delle conseguenze della malattia.
Domenica la ministra del Lavoro Marina Calderone ha annunciato che l’ispettorato del lavoro ha sospeso le sanzioni per approfondire il caso e valutare l’annullamento delle multe.
Anche i sindacati si erano schierati con i primari e i dirigenti dell’ospedale barese. Antonio Mazzarella, coordinatore della Funzione pubblica Cgil Medici della Puglia, ha detto che è ingeneroso prendersela con i primari, obbligati a organizzare turni senza un numero sufficiente di medici e infermieri. «Molte volte i primari devono decidere se rispettare le prescrizioni oppure garantire il servizio», ha detto Mazzarella. Secondo la Cgil, questa situazione è il risultato dei continui tagli decisi dagli ultimi governi che favoriscono ospedali e cliniche private.
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