Domenica potrebbero arrivare nuovi aiuti umanitari nella Striscia di Gaza
Il varco di Rafah è stato riaperto e lo hanno attraversato 20 camion con cibo, acqua e medicinali: ci sarebbero trattative in corso per farne passare altri
Intorno alle 9 di sabato è stato riaperto il varco di Rafah, l’unico passaggio via terra tra Egitto e Striscia di Gaza, e i primi camion con gli aiuti umanitari per gli abitanti della Striscia lo hanno oltrepassato. L’accordo raggiunto negli scorsi giorni tra Egitto, Israele e Stati Uniti ha permesso l’entrata di 20 camion, ma solo con cibo, acqua e medicinali (non carburante). Secondo le organizzazioni umanitarie sono in ogni caso troppo pochi: le Nazioni Unite dicono che ne servirebbero circa 100 al giorno. Sabato il responsabile delle Nazioni Unite per gli aiuti di emergenza, Martin Griffiths, ha detto che domenica potrebbero arrivare nuovi aiuti umanitari nella Striscia. Secondo Griffiths ci sarebbero trattative in corso tra Israele ed Egitto per permettere il passaggio di altri 20 o 30 camion già domenica. Intanto venerdì sera le brigate al Qassam, l’ala armata di Hamas, avevano liberato due ostaggi: sono due donne statunitensi, madre e figlia, Judith e Natalie Raanan. Hamas ha detto che la liberazione è stata decisa per «ragioni umanitarie» e che è stata mediata dal Qatar. È la prima liberazione di ostaggi da parte di Hamas dall’attacco del 7 ottobre: secondo le stime delle autorità israeliane le persone prese in ostaggio da Hamas sarebbero più di 200. Se nei giorni scorsi vi siete persi qualche pezzo, qui trovate molte informazioni e una raccolta degli articoli più di contesto pubblicati dal Post.