La visita di Giorgia Meloni in Israele
Ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: in giornata aveva partecipato al "Summit per la Pace" in Egitto
Sabato sera la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è andata a Tel Aviv, in Israele, dove ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Meloni ha motivato la sua visita dicendo di aver voluto portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano a Netanyahu e per dirgli «che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri».
Prime Minister Netanyahu met with Italian Prime Minister Meloni:
"We have to defeat this barbarism. This is a battle between the forces of civilization and really, monstrous barbarians who murdered, mutilated, raped, beheaded, burned innocent people, babies, grandmothers. pic.twitter.com/aRFcZddTvO
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 21, 2023
Per Meloni è la prima visita in Israele dal 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas nei territori israeliani in cui sono stati uccisi più di 1.400 tra civili e militari israeliani. In mattinata Meloni era stata al Cairo, in Egitto, dove aveva partecipato al “Summit per la Pace”, una riunione tra i leader e i rappresentanti dei governi di molti paesi del Medio Oriente, dell’Unione Europea e di altre zone del mondo per discutere possibili soluzioni del conflitto tra Israele e Hamas.
A margine della riunione Meloni ha incontrato anche il presidente dell’Autorità Palestinese che governa la Cisgiordania, Mahmoud Abbas, leader del partito moderato palestinese Fatah. Al termine dell’incontro Meloni ha tenuto un discorso in cui ha detto che tutta la comunità internazionale deve sforzarsi per evitare «una escalation di questa crisi, per evitare di perdere il controllo di quello che può accadere, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili».
Ha anche però parlato della necessità che si riapra un dialogo per la creazione di uno stato palestinese: «Il modo più serio per ottenere questo obiettivo è la ripresa di un’iniziativa politica per una soluzione strutturale della crisi sulla base della prospettiva dei due popoli e due Stati. Una soluzione che deve essere concreta e deve, a mio avviso, avere una tempistica definita. Il popolo palestinese deve avere il diritto a essere una Nazione che si governa da sé, in libertà, accanto a uno Stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e il diritto alla sicurezza. Su questo l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario».