Quattro continenti per una Coppa del Mondo
Con le semifinali Nuova Zelanda-Argentina e Inghilterra-Sudafrica inizia la fase conclusiva dei Mondiali di rugby
di Pietro Cabrio
Dopo oltre un mese di partite, la Coppa del Mondo di rugby è arrivata alla sua fase conclusiva. Venerdì e sabato, allo Stade de France di Parigi, si giocheranno le due semifinali dalle quali usciranno le finaliste di sabato 28 ottobre. Per la prima volta nelle dieci edizioni disputate dal 1987 a oggi, le semifinali verranno giocate da quattro nazionali di quattro continenti diversi: Nuova Zelanda, Argentina, Inghilterra e Sudafrica. Tra queste, soltanto l’Argentina non ha mai vinto la Coppa del Mondo.
Si inizia venerdì sera con Nuova Zelanda-Argentina, un confronto che si ripete ogni anno nel Quattro Nazioni — l’equivalente del Sei Nazioni per l’emisfero australe — e che nelle ultime edizioni ha riservato più di qualche sorpresa. Nel 2020 l’Argentina batté gli All Blacks per la prima volta nella sua storia, mentre l’anno scorso lo ha fatto per la prima volta in Nuova Zelanda. Il bilancio dei precedenti, compresi i tre nelle passate edizioni di Coppa del Mondo, rimane nettamente a favore degli All Blacks, vincenti 33 volte su 36 e favoriti anche per avanzare alla finale di sabato 28.
L’altra semifinale si gioca sabato sera tra Inghilterra e Sudafrica. Sarà una sorta di rivincita dell’ultima finale, disputata quattro anni fa a Tokyo e vinta dal Sudafrica, anche perché i giocatori sono rimasti più o meno gli stessi: 28 dei 46 che giocarono a Tokyo sono tra i convocati per questa semifinale. Il Sudafrica è favorito: è la nazionale campione in carica e viene da una solida vittoria ai quarti contro la Francia, nazionale ospitante ritenuta tra le grandi favorite. Le previsioni sull’Inghilterra, invece, erano piuttosto pessimistiche all’inizio del torneo, e la squadra non ha dato grandi segnali di solidità nelle partite giocate fin qui. Ma anche grazie a un percorso favorevole è arrivata in semifinale, a quasi vent’anni esatti dall’unica edizione vinta.
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La vittoria dell’Inghilterra nel 2003 rimane anche l’unica di una squadra europea in Coppa del Mondo. Quest’anno in molti davano come probabili finaliste Francia e Irlanda, e le stesse nazionali avevano convinto un po’ tutti di questo nella fase a gironi battendo rispettivamente Nuova Zelanda e Sudafrica. Ai quarti di finale, però, le parti si sono invertite: Nuova Zelanda e Sudafrica hanno eliminato Irlanda e Francia al termine di due partite combattutissime e spettacolari che verranno ricordate a lungo.
Questi ultimi risultati confermano che quando si arriva alle fasi decisive di Coppa del Mondo, la nazionali dell’emisfero sud continuano ad avere qualcosa in più delle avversarie europee, anche quando non sembrano ai loro massimi storici, come nel caso della Nuova Zelanda di questi anni.
Come ulteriore conferma di questo, la Coppa del Mondo di rugby è stata vinta per otto edizioni su nove da nazionali africane e oceaniche, cosa piuttosto inusuale per uno sport nato in Europa e che in Europa ha i suoi campionati nazionali più ricchi e attraenti. Stando a quanto si è visto finora, e dando un’occhiata a quote e pronostici, sembra che questa tendenza possa continuare anche in questa edizione. L’Argentina dovrà realizzare in successione due imprese improbabili per potere vincere la Coppa del Mondo, e anche all’Inghilterra non vengono date molte possibilità di successo. La finale più probabile è ritenuta quindi Nuova Zelanda-Sudafrica, che in questo modo potranno riproporre nella partita più attesa degli ultimi quattro anni una delle rivalità più longeve e competitive nel mondo dello sport.
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