Gli Stati Uniti hanno ridotto le sanzioni al Venezuela dopo che il governo e l’opposizione si erano accordati per organizzare nuove elezioni

Un manifestante vestito da Zio Sam, caricatura degli Stati Uniti, con un cartello che porta il nome di un'importante compagnia petrolifera statunitense, a una manifestazione filogovernativa in Venezuela (AP Photo/Ariana Cubillos)
Un manifestante vestito da Zio Sam, caricatura degli Stati Uniti, con un cartello che porta il nome di un'importante compagnia petrolifera statunitense, a una manifestazione filogovernativa in Venezuela (AP Photo/Ariana Cubillos)

Gli Stati Uniti hanno ridotto le sanzioni al Venezuela dopo che il governo e l’opposizione si erano accordati per organizzare nuove elezioni nel paese. Gli Stati Uniti, che avevano imposto pesanti sanzioni economiche in seguito alle elezioni del 2018 vinte dal presidente Nicolás Maduro ma considerate illegittime dall’ONU, hanno concesso al Venezuela di esportare verso qualsiasi paese l’oro, il petrolio e il gas naturale che estrae: l’allentamento durerà sei mesi per petrolio e gas naturale, mentre per l’oro non è specificato un limite di tempo.

Una parte delle sanzioni, quelle motivate dalla repressione delle proteste e dalle limitazioni alla democrazia, rimarrà in vigore. Inoltre gli Stati Uniti hanno chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici e maggiore rispetto per i diritti umani, e hanno ribadito che tutte le sanzioni saranno ripristinate se l’accordo per le elezioni dovesse essere violato. L’accordo prevede l’organizzazione di elezioni supervisionate da osservatori internazionali per la seconda metà del 2024, e la garanzia che tutti i candidati abbiano accesso ai media e abbiano libertà di movimento all’interno del paese.

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