Gaza aspetta i primi aiuti umanitari, tra molte difficoltà
Non si sa con certezza quando arriveranno e quelli finora accordati sono troppo pochi, mentre la situazione nella Striscia continua a peggiorare
Mercoledì dopo lunghe trattative il presidente statunitense Joe Biden, che era in visita in Israele, ha annunciato di aver convinto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi a far passare alcuni aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza, attraverso il varco di Rafah. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che non ostacolerà il passaggio degli aiuti, ma ha specificato che saranno consentiti solo cibo, acqua e medicinali (non carburante, quindi). In base agli accordi potranno entrare nella Striscia in tutto 20 camion di aiuti: secondo le Nazioni Unite ne servirebbero circa 100 al giorno. Non è chiaro quando arriveranno gli aiuti, ma le parti che hanno stipulato l’accordo hanno indicato come obiettivo venerdì: non prima perché ci vorrà tempo per riparare la strada danneggiata dai bombardamenti israeliani di questi giorni. Intanto continuano a non esserci chiare informazioni sulla grave esplosione avvenuta martedì sera nell’ospedale al Ahli, nella città di Gaza: non è ancora chiaro quante persone siano state uccise e non si sa nemmeno cosa l’abbia causata, se un missile israeliano o un attacco fallito da parte palestinese. Se nei giorni scorsi vi siete persi qualche pezzo, qui trovate molte informazioni e una raccolta degli articoli più di contesto pubblicati dal Post.
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