Israele dice che farà entrare alcuni aiuti umanitari nella Striscia
Ma dall'Egitto e non dal proprio territorio, e solo cibo, acqua e medicine: la decisione è arrivata dopo una richiesta di Joe Biden al governo israeliano
Mercoledì pomeriggio, al termine della visita del presidente statunitense Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che Israele non ostacolerà l’ingresso di aiuti umanitari dall’Egitto, ma solo «cibo, acqua e medicine». Non ci saranno invece aiuti da Israele finché «non saranno restituiti gli ostaggi». Netanyahu ha detto esplicitamente che la decisione è arrivata dopo una richiesta di Biden, che nel frattempo è ripartito da Israele dopo aver promesso un nuovo pacchetto di aiuti economici «senza precedenti» per Israele. Biden ha anche detto di aver convinto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi a far passare 20 bilici di aiuti umanitari attraverso il varco di Rafah. Intanto non si sa ancora molto dell’esplosione avvenuta martedì sera in un ospedale di Gaza: sono state uccise molte persone, ma non è ancora chiaro quante. Il ministero della Salute di Gaza, espresso da Hamas, ha parlato di 471 morti: numeri che vanno presi con cautela e che al momento non sono stati confermati in modo indipendente. Se fossero confermati si tratterebbe di uno dei peggiori bombardamenti sul territorio della Striscia di Gaza degli ultimi decenni. Non si sa nemmeno con precisione cosa abbia causato l’esplosione, se un bombardamento israeliano o un attacco fallito da parte palestinese: inizialmente Hamas, che governa la Striscia di Gaza, ha accusato Israele di aver bombardato l’ospedale, che invece ha accusato il Jihad Islamico, un altro gruppo radicale della Striscia. Non è chiaro neanche se l’eventuale bombardamento abbia colpito direttamente l’edificio principale dell’ospedale o un luogo vicino. Se nei giorni scorsi vi siete persi qualche pezzo, qui trovate molte informazioni e una raccolta degli articoli più di contesto pubblicati dal Post.