La Corte di Cassazione dice che si possono chiedere separazione e divorzio con un unico atto anche nei casi di separazione consensuale
Lunedì la Corte di Cassazione, l’organo più alto in grado della giustizia italiana, ha pubblicato una sentenza in cui ammette la possibilità di fare un’unica domanda per separazione e divorzio. La sentenza riguarda in particolare i casi consensuali, cioè in cui le due parti abbiano autonomamente raggiunto un accordo sulle modalità della propria separazione, per distinguerli da quelli giudiziali in cui non c’è un accordo e quindi i termini vengono decisi da un tribunale. La possibilità di fare un’unica domanda per separazione e divorzio era già stata introdotta con la riforma del processo civile voluta nel 2021 dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Ma c’erano state interpretazioni divergenti rispetto alla possibilità di applicare il rito unificato anche ai casi consensuali. Il tribunale di Treviso aveva rinviato alla Corte di Cassazione la questione, la cui sentenza è arrivata lunedì.
Uno degli aspetti più importanti della riforma del processo civile voluta da Cartabia riguardava le misure per rendere più rapidi divorzi e separazioni, che fin qui avevano avuto spesso tempi lunghissimi, con relativi disagi per le persone coinvolte. Finora in Italia per poter divorziare bisognava che prima la coppia avesse formalizzato la separazione, dopodiché si poteva chiedere il divorzio. Nei casi di separazione consensuale dopo la separazione bisognava aspettare sei mesi prima di chiedere il divorzio, mentre nei casi di separazione giudiziale bisognava attendere un anno, anche se nei fatti i tempi erano spesso più lunghi.
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