Una giudice ha vietato a Donald Trump di parlare pubblicamente delle persone che costituiscono l’accusa in uno dei processi contro di lui
La giudice che presiede il processo sul tentativo di rovesciare il risultato delle elezioni statunitensi del 2020 ha vietato a Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti e principale imputato, di parlare pubblicamente delle persone che costituiscono l’accusa. Il processo riguarda anche l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. L’ordinanza era stata chiesta dal ministero della Giustizia statunitense: vieta qualsiasi dichiarazione pubblica che riguardi il procuratore che guida le indagini contro di lui, Jack Smith, il suo staff, lo staff del giudice, altri impiegati della corte, e le famiglie di ciascuno di essi.
La giudice federale Tanya Chutkan, che si occupa di questo caso, ha detto che il divieto non riguarda tanto le opinioni di Trump, ma il fatto che con le sue dichiarazioni mette a rischio l’amministrazione della giustizia e «diffama funzionari pubblici semplicemente per aver fatto il loro lavoro». Trump in passato aveva chiamato il procuratore Smith «squilibrato», la giudice Chutkan «una truffatrice» e il ministero della Giustizia «il ministero dell’Ingiustizia».
Trump era già stato sottoposto a un’ordinanza simile nel processo civile per cui è sotto accusa a New York. Al momento è coinvolto in quattro processi penali, che riguardano fra le altre cose l’interferenza nelle elezioni e il trattenimento di documenti riservati, e uno civile per frode.
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