X (Twitter) è stato multato in Australia per non aver adottato contromisure sufficienti per limitare la circolazione di materiale legato a sfruttamento sessuale di minori 

(AP Photo/Rick Rycroft)
(AP Photo/Rick Rycroft)

L’eSafety Commissioner, autorità nazionale australiana che si occupa di sicurezza online, ha multato X (Twitter), la piattaforma social di proprietà di Elon Musk, con l’equivalente di 366mila euro per non aver adottato sufficienti contromisure per contrastare la proliferazione di materiale legato allo sfruttamento sessuale di minori. L’adozione di queste contromisure è prevista dalle norme australiane entrate in vigore nel 2021 con l’Online Safety Act, che obbliga le piattaforme come X a fornire informazioni alle autorità locali sulle proprie pratiche di sicurezza.

Le domande a cui X non avrebbe risposto riguardano il tempo impiegato dalla piattaforma per rispondere alle segnalazioni su materiale pedopornografico e gli strumenti adottati per individuarlo, in modo da limitarne la circolazione. X ha 28 giorni per pagare la multa, dopo i quali potranno essere avviati procedimenti giudiziari nei suoi confronti, con multe fino all’equivalente di 740mila euro al giorno, ha detto Julie Inman Grant, commissaria dell’eSafety Commissioner.

Sono cifre piuttosto basse rispetto al bilancio della piattaforma, ma in grado di colpire la reputazione di X, già compromessa dal modo in cui Musk la sta gestendo da quando l’ha acquistata: tra le altre cose è stata interrotta la maggior parte della moderazione dei contenuti e sono stati ripristinati migliaia di account precedentemente sospesi, spingendo molti inserzionisti a interrompere le proprie collaborazioni con la piattaforma.