Il comune di Venezia ha sospeso l’uso degli autobus elettrici della società La Linea dopo un secondo incidente con uno dei suoi mezzi
Il comune di Venezia ha sospeso l’uso degli autobus elettrici gestiti dalla società di trasporti La Linea dopo che sabato sera a Mestre c’è stato un secondo incidente con uno dei suoi mezzi in cui 13 persone sono state ferite. La Linea è la società che gestisce il servizio di navetta di cui faceva parte l’autobus caduto il 3 ottobre da un cavalcavia: nell’incidente sono morte 21 persone e 15 sono state ferite. Sabato sera, poco dopo le 21, un altro dei suoi autobus elettrici si è scontrato contro un pilastro di un porticato, lungo la strada che porta a piazzale Donatori di sangue.
L’autobus coinvolto nell’incidente di sabato, di cui non si conoscono ancora le cause, era utilizzato dalla società di trasporto pubblico locale ACTV per la linea urbana 13, che arriva a Marghera. ACTV fa parte del gruppo AVM/ACTV, la società partecipata del comune di Venezia che si occupa di mobilità pubblica, e usava autobus di La Linea per alcune linee urbane: ha deciso di sospenderne l’uso e di sostituirli con mezzi propri, che farà guidare da autisti della società privata. L’autobus dell’incidente del cavalcavia non era in servizio per conto di ACTV, ma faceva da navetta per il camping Hu di Marghera.
Per l’incidente del cavalcavia la procura di Venezia starebbe indagando su un eventuale guasto dell’autobus, secondo il Corriere del Veneto, non un incendio ma un problema tecnico come un malfunzionamento dei freni o dei sistemi per controllare il mezzo. Nei prossimi giorni sarà eseguita una perizia sia sull’autobus che sui dati raccolti dal sistema telemetrico (cioè a distanza) del mezzo stesso, e conservati dall’azienda produttrice. Le persone indagate sono tre: Roberto Di Bussolo, dirigente del settore Mobilità e viabilità della terraferma del comune di Venezia, Alberto Cesaro, funzionario del settore Manutenzione, e Massimo Fiorese, l’amministratore delegato di La Linea. I tre sono accusati dei reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.
La procura di Venezia ha aperto un’indagine anche sull’incidente di sabato.
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